TARANTO - Nuovo «sos» dalle associazioni dei commercianti sul mercato settimanale del quartiere Tamburi.
«Siamo all’ultima spiaggia, la situazione è insostenibile, non sappiamo più come convincere il Comune di Taranto a trovare una soluzione accettabile. L’assessore Ciraci (Lavori pubblici) si dovrà consultare con il vicesindaco Azzaro (Sviluppo economico) e insieme, a breve, dovranno una strategia per riqualificare il mercato. Che altrimenti andrà verso un inevitabile declino». Firmato Confesercenti-Casaimpresa, Cisl Fivag Felsa, Confimprese, Unsic e Upalap. Che, in una nota, aggiungono: «Il quartiere ha bisogno di questo mercato così come gli stessi ambulanti (dimezzati nell’ultimo decennio, ndr) hanno bisogno di questa loro unica fonte di sostentamento. Gli uffici del Comune, da anni, tentano di trovare una soluzione. Non si contano i sopralluoghi, gli incontri, le sollecitazioni, non si contano le promesse. Ora gli ambulanti sono stanchi – denuncia il “cartello” delle associazioni di categoria – e noi siamo al loro fianco».
Per la cronaca, l’attuale sistemazione fu un ripiego del Municipio deciso dopo la sfiorata tragedia dell’11 febbraio 2012. Oltre dodici anni fa, infatti, un furgone con a bordo tre commercianti sprofondò in un’autentica voragine che si creò sul manto stradale di via Deledda. Poteva, quel giorno, andare decisamente peggio ma, per fortuna, i tre malcapitati rimediarono solo delle ferite lievi (e tanto spavento). Al di sotto di quella strada, è quanto fu poi verificato dalle successive indagini, insistono due gallerie dell’ex Ilva, lunghe 2mila 600 metri, che si snodano in direzione Mar Piccolo. E che furono costruite, nella seconda metà del secolo scorso, per trasportare l’acqua necessaria al raffreddamento degli impianti dello stabilimento siderurgico.
Sin qui, quello che accadde. La ricostruzione dei fatti, però, va completata ricordando che l’area che ospitava il mercato fu interdetta al pubblico e che, nel 2017, il Comune avviò i lavori di messa in sicurezza, Interventi che, pur essendo stati abbondantemente conclusi, non sarebbero stati ancora collaudati a causa di divergenze sul soggetto a cui spetterebbe questo compito. E, quindi, quell’area è ancora parzialmente off-limits.
Le ipotesi per il “trasloco”, dunque. Tra queste, anche in considerazione della diminuzione degli operatori rispetto a 12 anni fa, c’è quella di sistemare le bancarelle sullo stesso piazzale, ma dalla parte opposta rispetto al punto in cui ci fu la voragine della strada. L’altra opzione che potrebbe essere valutata, è quella di realizzare un’area mercatale non molto distante dallo stadio “Atleti azzurri d’Italia” che si trova sempre nel rione Tamburi. Infine, ma questa possibilità non sarebbe molto gradita dagli stessi operatori, il Comune starebbe riflettendo anche sulla possibilità di trasferire le bancarelle nei pressi dell’ex mercato di via Orsini.