Sabato 06 Settembre 2025 | 06:25

Ex Ilva, il sindaco Melucci spinge sulla via della decarbonizzazione

 
Maristella Massari

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Maristella Massari

Ex Ilva, il sindaco Melucci spinge sulla via della decarbonizzazione

Assente alla cerimonia per il riavvio di Afo1, lunedì invece era in fabbrica

Mercoledì 23 Ottobre 2024, 09:37

TARANTO - Alla cerimonia per la riaccensione dell’altoforno, alla presenza del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, non si era visto. Ma aveva anticipato la sua assenza declinando l’invito «per rispetto verso le sofferenze della comunità ionica e con l’intento di non ingenerare alcuna confusione nell’opinione pubblica, riguardo agli sforzi istituzionali che ci vedono collaborare, come più volte ribadito in tutte le sedi, nella esclusiva direzione della radicale riconversione del ciclo produttivo dello stabilimento siderurgico di Taranto».

Lunedì, invece, Rinaldo melucci, sindaco di Taranto al secondo mandato, non ha mancato l’appuntamento con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Calderone, giunta in città per visitare gli impianti siderurgici.

«Parole che infondono fiducia in tutta la comunità e sono cariche di buon senso quelle pronunciate, lunedì sera presso lo stabilimento siderurgico di Taranto, dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone - ha commentato lo stesso Melucci -. E anche il grido di stanchezza delle parti sociali, nelle riflessioni delle principali sigle sindacali metalmeccaniche, è sembrato assai costruttivo, risoluto».

Anche l’azienda lunedì aveva sottolineato che la riaccensione dell'Altoforno 1 «non solo rappresenta un passaggio importante nel processo di rilancio dello stabilimento di Taranto, segnando l'inizio di un percorso che mira alla transizione verso la decarbonizzazione e l'adozione di forni elettrici, ma anche una tappa fondamentale che farà registrare, a regime, una diminuzione del numero di lavoratori in Cigs e riporterà l’azienda su una strada di crescita sostenibile».

Per il sindaco Melucci «c’è la percezione forte che tutte le parti abbiano ormai maturato l’esigenza di una produzione diversa - ha proseguito il primo cittadino di Taranto - e che a partire dalle tutele per i lavoratori non subordini più le scelte tecnologiche e gli investimenti a ragioni meramente mercantili, ma tenga in debita considerazione i bisogni della città e la relazione con la comunità ionica, oltre che le indicazioni ineludibili delle politiche europee. A fronte delle quali ultime, esistono misure finanziarie specifiche per la decarbonizzazione dei modelli industriali».

«E su questo terreno della transizione - ha aggiunto il sindaco - che possiamo trovarci tutti a lavorare al nuovo piano, e farci carico, ognuno nel proprio ruolo, delle soluzioni e delle complessità, incluse quelle riferibili all’indotto. «Noi confidiamo - ha concluso Melucci - che, come nelle intenzioni rese pubbliche dal governo, presto si definisca la gara in corso e, individuato il modello di gestione più prossimo all’obiettivo della decarbonizzazione, si lavori al tavolo dell’accordo di programma, all’interno del quale si potranno ricercare le migliori risposte anche per il mondo del lavoro e la ripartenza, nella sostenibilità, del nostro sistema economico».

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