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Taranto, curva Sud dello Iacovone: Melucci e Ferrarese chiedono il dissequestro al giudice

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

Taranto, curva Sud dello Iacovone: Melucci e Ferrarese chiedono il dissequestro al giudice

Off-limits da oltre un anno ed esattamente dal 4 settembre 2023, dal giorno seguente il rogo causato da alcuni ultras del Foggia dopo il derby perso contro il Taranto

Sabato 12 Ottobre 2024, 11:19

TARANTO - Giochi del Mediterraneo, il commissario Massimo Ferrarese e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, con una nota inviata alla giudice Costanza Chiantini della prima sezione penale del Tribunale di Taranto, chiedono di dissequestrare la curva sud dello stadio “Iacovone”. Che è off-limits da oltre un anno ed esattamente dal 4 settembre 2023, dal giorno seguente il rogo causato da alcuni ultras del Foggia dopo il derby perso contro il Taranto. Naturalmente, come è piuttosto agevole intuire, la richiesta di togliere i sigilli nasce dalla necessità da parte della struttura commissariale di far partire il cantiere per la demolizione dell’anello inferiore dello stadio. Martedì prossimo, infatti, il commissario Ferrarese consegnerà le aree alla società Impresit srl di Palestrina in provincia di Roma (gara assegnata per 1,7 milioni) che, dopo aver presentato un mini progetto esecutivo, inizierà nelle settimane successive a mettere in moto materialmente le ruspe. Peraltro, questi lavori sono il primo tempo dell’appalto ancora in via di aggiudicazione per il maxi restyling dell’impianto sportivo del rione Salinella che parte da un importo di 59,7 milioni di euro.

Ma cosa scrivono Ferrarese e Melucci nella nota inviata al magistrato? Oltre a stilare il cronoprogramma delle opere, nella parte finale, affermano: «Si tratta di interventi finalizzati a riqualificare l’intero impianto, con la demolizione delle parti non più funzionali alla riqualificazione». E ancora: «Preme evidenziare che i lavori in argomento – si riporta testualmente dalla nota - saranno atti a garantire il regolare svolgimento della manifestazione sportiva internazionale dei Giochi del Mediterraneo “Taranto 2026” e che la mancata, o tardiva, realizzazione degli interventi che fanno leva su risorse pubbliche già assegnate e ammontanti alla somma di 59 milioni 750mila euro, potrebbe comportare – ed è sicuramente questo il passaggio più significativo - il consequenziale definanziamento dell'opera. Si confida – concludono il commissario dei Giochi e il primo cittadino di Taranto - nell'accoglimento della presente, in ragione del perseguimento di un diffuso e pubblico interesse”.

Per quel che riguarda, invece, l'aggiudicazione dell'appalto per la riqualificazione totale dello “Iacovone”, il nome dell'impresa vincitrice del bando di gara dovrebbe conoscersi poco prima della fine del mese. Successivamente, l'azienda prescelta dovrà elaborare il progetto esecutivo e quindi il cantiere vero e proprio non verrà aperto prima di metà gennaio 2025. Da quel momento in poi, inizierà un'autentica corsa contro il tempo visto che tutte le opere, comprese quelle accessorie, dovranno concludersi ed essere collaudate entro giugno-luglio del 2026. Poco più di 16-17 mesi, dunque, per un'opera da 60 milioni di euro. Non sarà proprio semplicissimo.

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