TARANTO - Confindustria Taranto esprime preoccupazione per l’ipotesi di una revisione delle valutazioni da parte del Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) sul progetto di «Cantieri di Puglia». Si tratta di un investimento nel settore della cantieristica di lusso per oltre 60 milioni di euro da realizzare nell’area dell’ex Belleli, che era già stato approvato dal CIS e finanziato, ma che ora - secondo Confindustria - rischia di essere nuovamente sottoposto a un iter burocratico.
«Il progetto di Cantieri di Puglia sullo yard Belleli è passato attraverso tutte le verifiche e le autorizzazioni che ne certificano la validità - commenta il presidente di Confindustria Taranto, Salvatore Toma -. Oltre che non reggere su alcuna logica, ulteriori lungaggini andrebbero fortemente a contrasto con le prospettive di sviluppo del territorio. Un conto sono gli adempimenti necessari, un altro le complicazioni burocratiche che inibiscono ogni tipo di investimento». Il numero uno degli industriali ionici sostiene che il progetto, il più grande in Italia in termini di superficie, dovrebbe ripassare dalle valutazioni del Cis.
«Il nostro più forte auspicio è che il progetto di Cantieri di Puglia, che è subentrato al Gruppo Ferretti per avviare un progetto sullo yard ex Belleli, possa proseguire senza intoppi con il cronoprogramma già stabilito. Caso contrario, saremmo di fronte all’ennesima pastoia burocratica senza senso, se si considera che lo stesso progetto è già passato al vaglio del Cis e dallo stesso Cis finanziato».
La notizia sarebbe emersa a seguito dell’ultima riunione del comitato esecutivo, secondo la quale il progetto dovrebbe ripassare dalle valutazioni del Cis, il Contratto Istituzionale di Sviluppo la cui ultima convocazione risale, peraltro, a due anni fa.
«Non ha senso parlare di diversificazione e di sviluppo alternativo del territorio se poi ci si scontra con una burocrazia miope che tende a frenare gli investimenti anziché incentivarli favorendo l’accelerazione dei tempi – dichiara ancora il presidente di Confindustria Taranto – e soprattutto vengono meno tutti i proclami, anche a livello nazionale, che parlano di Taranto quale hub dell’ambiente, della sostenibilità e dell’innovazione».
L’appello di Confindustria Taranto è ancora una volta quello di portare avanti un gioco di squadra fra tutte le istituzioni, nazionali e locali assieme, affinché si possa davvero attuare sul territorio il cambiamento auspicato: il riferimento è a quei processi di transizione (ecologica, energetica, economica) che rischiano altrimenti di rimanere sulla carta nonostante l’impegno profuso da buona parte del sistema imprenditoriale, di cui Cantieri di Puglia rappresenta in questo momento a giusto titolo uno degli esempi più pregevoli: si tratta infatti del primo cantiere navale nel Mezzogiorno e del più grande in Italia in termini di superficie, con una previsione occupazionale di 380 addetti.
«Nessuno ha intenzione di venir meno alle regole. Ma un conto sono gli adempimenti necessari, un altro le complicazioni burocratiche che inibiscono ogni tipo di investimento. Nel caso specifico, ci sono tutti i presupposti affinché il progetto di Cantieri di Puglia, di cui conosciamo peraltro molto bene caratteristiche e modalità di attuazione, possa chiudere a breve il già complesso iter autorizzativo. Facciamo pertanto appello ai ministeri competenti – conclude il presidente Toma – affinché si proceda celermente con il cronoprogramma già avviato, consegnando al territorio un progetto di cantieristica d’eccellenza».