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Stadio Taranto, c’è la proroga in vista per la gare interne

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

Stadio Taranto, c’è la proroga in vista per la gare interne

Durante i lavori allo Iacovone, rimarrà aperta solo la tribuna e prende quota l’ipotesi di giocare da metà gennaio a Francavilla

Mercoledì 25 Settembre 2024, 12:30

TARANTO - Utilizzo dello “Iacovone” per il Taranto Fc, in arrivo una mini proroga e una concessione temporanea. Da quel che risulta alla Gazzetta, nei prossimi giorni e dopo aver sentito la struttura commissariale, il Comune di Taranto dovrebbe consentire alla squadra rossoblù di giocare e allenarsi nell’impianto del quartiere Salinella sino al prossimo 15 ottobre (l’attuale convenzione scade lunedì 30 settembre). E questo, in considerazione del fatto che difficilmente l’azienda aggiudicataria del bando per la demolizione degli anelli inferiori dello stadio metterà in moto le sue ruspe prima della metà del prossimo mese.

Dalla mini proroga, però, si dovrebbe poi passare ad una concessione temporanea dello “Iacovone” sino al 31 dicembre o, forse anche, sino al 15 gennaio 2025. Nelle ultime ore, infatti, hanno trovato ulteriori conferme le indiscrezioni, già circolate nei giorni scorsi, in base alle quali il Taranto Fc potrebbe non traslocare anche quando saranno poi iniziate le prime demolizioni. In questa (concreta) ipotesi, però, la capienza dello stadio verrebbe notevolmente ridotta sino a raggiungere la cifra di 3mila 500 posti. Che, secondo quanto si apprende da ambienti vicini all’Amministrazione comunale, potrebbero essere interamente sistemati in tribuna che, quindi, sarebbe l’unico settore a rimanere aperto. Ora se, da un lato, è vero che per impianti sportivi al di sotto dei 4mila posti non è necessario che la commissione di vigilanza della Prefettura formuli il suo parere prima di ogni partita, è altrettanto possibile che il Municipio (per una sorta di galateo istituzionale) intenda ugualmente coinvolgere sulla vicenda i Vigili del fuoco e tutti gli altri enti di controllo.

In questo modo, dunque, se non ci saranno ostacoli burocratici la squadra di calcio rossoblù potrebbe rimanere allo “Iacovone”, almeno sino a quando il cantiere per il restyling totale (quello da quasi 60 milioni di euro) non entrerà nel vivo e quindi almeno sino alla prima metà del prossimo gennaio.

E dopo, dove andrà il Taranto? Dove finirà il campionato di serie C? L’ipotesi che conduce allo stadio “Italia” di Massafra resta molto forte, ma non è più l’unica. E questo per almeno due motivi. I lavori per l’ampliamento dell’impianto sportivo massafrese, finanziati per 2,1 milioni di euro nell’ambito dei Giochi del Mediterraneo, potrebbero iniziare a novembre e quindi terminare non prima di fine gennaio. Ma non solo. Per far disputare delle gare di serie C allo stadio “Italia”, infatti, serve una deroga da parte della Lega calcio, visto che il terreno di gioco ha una larghezza di quattro metri inferiore rispetto ai parametri minimi federali. E ottenere questo via libera, nonostante le recenti interlocuzioni tra il commissario straordinario Massimo Ferrarese e il presidente della Figc Gabriele Gravina, non sembra essere affatto semplice. Per questa ragione, nelle ultime ore, l’opzione Massafra (a partire da metà gennaio 2025) sembra essere stata scavalcata da quella che conduce a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi. In questo caso, ma per altri motivi, le diplomazie dovrebbero muoversi per trovare un accordo. Il semaforo verde all’utilizzo di quest’impianto, infatti, potrebbe accendersi solo nel caso in cui venissero messe in secndo piano valutazioni di ordine pubblico collegate alla presenza di diverse centinaia (o migliaia in base all’andamento della squadra) di tifosi provenienti da Taranto. Per far questo, però, sarà evidentemente necessario un confronto con i rappresentanti dell’Amministrazione comunale di Francavllla Fontana e ovviamente con le forze dell’ordine.

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