TARANTO - «Abbiamo avuto oltre 2500 presenze in due giorni per “La città del Vangelo”, la seconda edizione della natività tra i vicoli dell'isola organizzata dalla Basilica cattedrale e dalle confraternite di Taranto vecchia: un dato che conferma il successo dello scorso anno e sarebbe stato anche più grande se l'influenza non avesse decimato parte dello staff. Non potevamo fare di più anche perchè le visite erano organizzate in gruppi e realizzare un progetto come questo per più di due giorni è davvero complicato».
Monsignor Emanuele Ferro, parroco della cattedrale e della Città vecchia, bastano eventi come questo a garantire che l'isola sia il centro della città?
«No, certo che no. Questa è una attività parrocchiale, di fede: non abbiamo la pretesa di realizzare un progetto di ripresa o attenzione. Il nostro però è il frutto di un grande lavoro comunitario con gli abitanti di queste strade e siamo felici che in tanti vengano a vivere un'esperienza di annuncio del Vangelo, ma per il vero rilancio serve altro».
Ecco, che cosa serve?
«Serve un'azione, continua, costante, quotidiana e capillare. Serve un'attività che parta sempre dalle famiglie del luogo, ma a volte sembra che ripetiamo le stesse cose...
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