TARANTO - Entro mercoledì si dovrebbero conoscere le sorti della sede della facoltà di Economia in Via Lago Maggiore. La struttura era stata chiusa temporaneamente venerdì scorso per effettuare ulteriori approfondimenti di natura tecnica sulla situazione statica della sede universitaria. Ieri mattina il sopralluogo da parte dei tecnici dell’Università degli Studi di Bari richiesto anche dagli studenti. Per avere l’esito del sopralluogo, però, bisognerà attendere mercoledì.
«L’Uniba – racconta Vanessa Quero, rappresentante degli studenti e consigliera di amministrazione Adisu - si è attivata celermente perché, quando venerdì è stata chiusa la sede di Economia ed è stata data la diffida a tutti gli insegnanti di entrare nella facoltà, non erano ancora stati fatti i controlli. L’atto è stato emesso in via precauzionale. Noi avevamo fatto diversi solleciti al direttore di dipartimento che a sua volta ha sollecitato l’Ateneo per iniziare i lavori e per fare un sopralluogo. Ma per precauzione hanno preferito chiudere la facoltà e spostare le lezioni a Giurisprudenza».
Il dubbio sulla staticità dell’edificio che ospita le facoltà economiche, è nato dalle infiltrazioni d’acqua in un’aula posta all’ultimo piano. «Nei giorni di pioggia - dice - pioveva anche nell’aula. Noi avevamo segnalato tutte queste problematiche e, all’ennesimo sollecito, il direttore generale di Uniba ha preferito chiudere senza prima controllare la sede».
Al tavolo tecnico oltre alle rappresentanze del corpo studentesco, il direttore del dipartimento ionico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture” Paolo Pardolesi e ai tecnici di Uniba, erano presenti l’assessore al Patrimonio Laura Di Santo, il direttore generale dell’ente Carmine Pisano e i consiglieri comunali Paolo Castronovi e Antonio Lenti. Il Comune ha sottolineato in una nota stampa di aver «concesso l’uso dell’immobile all’università, in virtù di una convenzione che stabiliva anche la titolarità delle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria, di competenza esclusiva dell’ateneo barese».
Nonostante questo l’assessore Di Santo ha detto agli studenti «di essere al lavoro per mitigare le difficoltà patite. Faremo tutto quel che è nelle nostre prerogative per aiutare il dipartimento a far riprendere regolarmente le loro attività. Contemporaneamente, abbiamo attivato i nostri uffici tecnici affinché integrino le valutazioni effettuate dagli omologhi dell’università: dobbiamo capire nel breve termine la reale entità del problema».
Intanto gli studenti dovranno sacrificarsi e seguire le lezioni nella sede di Taranto Vecchia, ex Caserma Rossarol dove si trova la facoltà di Giurisprudenza.
«Le problematiche - spiega la rappresentante Quero - nascono quando tutta la facoltà di economia viene spostata creando disagi. La nostra facoltà è composta da Economia, Economia e Amministrazione delle Aziende e Strategie d’Impresa e Management, con il maggior numero di iscritti negli ultimi anni».
Le facoltà economiche dell’Ateneo tarantino, infatti, hanno avuto un incremento degli iscritti del 50 per cento. Quello che preoccupa gli studenti e la possibilità che la sede della Salinella possa essere dichiarata inagibile. In questo caso potrebbero scontrarsi con problematiche come il sovraffollamento della sede negli spazi comuni e nelle aule meno capienti, la prevenzione e sicurezza sanitaria, l’organizzazione degli orari, l’impossibilità di ospitare l’aggiornato numero di studenti nelle aule studio, nella biblioteca e negli spazi riservati alle rappresentanze studentesche. Infine l’assenza di parcheggi per studenti, docenti e personale amministrativo. Ma per parlare di questo forse è troppo presto, bisognerà attendere l’esito del sopralluogo.