TARANTO - «Noi siamo convinti di una cosa. La nostra attività potrebbe essere installata ovunque» a dirlo è l’amministratore di Irigom Srl, l’avvocato Stefano Montanaro, in una intervista a seguito della riunione di martedì scorso con l’assessora all’Ambiente, Francesca Viggiano e un comitato di cittadini residenti nei pressi dell’impianto. La Irigom soggetto privato che si occupa della lavorazione dei rifiuti plastici trasformandoli in combustibili. «Noi ci occupiamo di economia circolare - dice - e sopratutto ci occupiamo di gestire il secco solido urbano. Non trattiamo materiali organici, ecco perché possiamo stare così vicino ad un centro abitato. Noi siamo un anello fondamentale della raccolta differenziata». Gli abitanti del quartiere Tamburi negli scorsi giorni hanno manifestato il loro malcontento per l’odore che loro definiscono «nauseabondo» che proverrebbe dall’impianto di trattamento rifiuti alle porte del rione.
«Noi funzioniamo solo se c’è la raccolta differenziata. Può capitare - spiega l’amministratore delegato - che arrivi il vasetto in cui è rimasto dello Yogurt, o la bottiglia con un po’ di bevanda. Anche nella pattumella gialla, se ci si mette il naso non profuma. Quando si fa la differenziata bisogna pulire bene la plastica. E comunque a Taranto c’è una raccolta differenziata che fa paura, se fossimo stati un impianto di livello 1 non ci saremmo potuti installare qui perché avremmo generato veramente degli odori sgradevoli». Quindi è possibile che gli odori siano dovuti alla mancanza della pulizia della plastica arrivata. «Stiamo installando delle tecnologie per togliere qualsiasi dubbio alle autorità e ai cittadini che gli odori non provengono da noi. Poi se mi chiede se risolveremo il problema dei Tamburi - sottolinea – qui ci sono tanti odori, io posso rispondere solo di quelli che coinvolgono la mia azienda».
Montanaro racconta che il rapporto con i cittadini non è stato semplice, perché ha ereditato una situazione già esacerbata. Ed è per venire incontro a loro che, oltre agli interventi di mitigazione su cui l’AD si era impegnato durante la riunione, Irigom sta installando un potenziamento del sistema di abbattimento degli odori, che sarà a lavoro già da lunedì. «A questo - dice Montanaro – si aggiunge un sistema che consiste nel lavaggio e nell’abbattimento dell’impatto odorigeno, che sinceramente è la migliore tecnologia attualmente esistente nel mondo. Per apporre delle migliorie - dice - noi dobbiamo capire i dati. Abbiamo fatto tutta una serie di studi e di monitoraggi, per capire da dove potessero provenire queste emissioni odorigene. I risultati tecnici ci hanno dato sempre ragione. Ma non ci siamo fermati a questo e abbiamo fatto uno sviluppo importantissimo di interventi, per far si che questo problema in qualsiasi modo non possa dipendere dalla Irigom». Ad ogni modo Montanaro rassicura: «Semmai sono solo odori, da noi non esce nessun inquinante».