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Centro «Magna Grecia», il Comune di Taranto è a un bivio

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

Centro «Magna Grecia», il Comune di Taranto è a un bivio

Due scenari dopo la bocciatura dell’offerta presentata dai privati

Sabato 26 Agosto 2023, 11:40

TARANTO - Il Comune di Taranto è ad un bivio e come tutti quelli che arrivano ad uno snodo deve decidere quale strada prendere. E, per dirla tutta, non è mai semplice agire in un contesto simile. Se questo vale in linea generale, lo è ancor di più per un caso controverso e complesso come quello del centro sportivo «Magna Grecia». Nei giorni scorsi, come come la Gazzetta ha anticipato nell’edizione di ieri, la direzione Lavori pubblici ha bocciato l’offerta (l’unica peraltro) pervenuta dai privati per la riqualificazione e la gestione ventennale del centro di via Zara angolo via Alto Adige. Che, al netto di qualche intervento di pulizia straordinaria, è abbandonato da quasi nove anni. Lì dentro, nella migliore delle ipotesi, giocano in queste sere estive ragazzi che (dopo aver scavalcato la recinzione) corrono felici dietro ad un pallone che rotola sul terreno irregolare, nella peggiore invece sono stati commessi atti di vandalismo o di altra natura.

Prima di arrivare al bivio, però, un passo indietro. Lo «stop» inatteso, per molti, è stato determinato dall’applicazione da parte degli uffici tecnici comunali dell’articolo 80 del decreto legislativo n. 50 del 2016 (Codice degli appalti). E, quindi, al termine della verifica dei requisiti di una delle quattro imprese che si erano costituite in un raggruppamento per candidarsi ai lavori e alla successiva gestione dell’area sportiva. Il progetto, in estrema sintesi, prevedeva la realizzazione di: un punto ristoro; campo da calcio a 5; calcio a 8; campi da tennis, basket, pallavolo e anche per giocare a padel. Il tutto, in base ad un quadro economico (così come si dice in gergo) di 4,3 milioni di euro con lavori della durata prevista di un paio di anni.

E ora, cosa accadrà? Difficile dirlo con esattezza, ma ci si può sbilanciare almeno delineando un paio di scenari percorribili. In particolare, entro il prossimo autunno ovvero tra settembre e ottobre prossimi, la direzione Lavori pubblici del Comune di Taranto potrebbe riproporre il progetto di finanza per tentare di coinvolgere nuovamente i privati nell’operazione di riqualificazione, recupero e rilancio del «Magna Grecia» e, quindi, a quel punto attendere l’esito di una sorta di bando bis. Oppure potrebbe anche indire una gara di appalto tradizionale, nel senso che l’impresa appaltatrice eseguirebbe gli interventi edili e impiantistici lasciando poi la gestione direttamente all’Amministrazione comunale (che a sua volta potrebbe poi decidere successivamente il da farsi). O ancora, potrebbe esserci una soluzione «mista», nel senso che il Comune potrebbe lanciare un bando ordinario solo per mera esecuzione dei lavori e, invece, uno attraverso la formula del progetto di finanza coinvolgendo i privati e riservando loro solo la costruzione di quelli spazi che, gestiti, possono dare utili e incassi in un arco temporale da definire (da cinque a vent’anni).

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