TARANTO - Trasporto ferroviario “non pervenuto” in provincia di Taranto. L’onorevole Vito De Palma (Forza Italia) ha scritto al Gruppo Ferrovie dello Stato, Rete Ferroviaria Italiana RFI, per chiedere chiarimenti sui collegamenti ferroviari tra la città di Taranto con Roma e Milano. In questi giorni Trenitalia ha ufficializzato la notizia che sulla Linea Salerno-Taranto: «Dalle ore 23:00 di domenica 11 giugno alle ore 5:00 di domenica 10 settembre, per lavori di manutenzione programmata, la circolazione dei treni è sospesa tra le stazioni di Battipaglia e Potenza. Da domenica 11 giugno alle ore 23:00 di sabato 15 luglio, lavori di manutenzione straordinaria tra Potenza e Metaponto».
«Questo comporta - scrive il parlamentare - la cancellazione del Frecciarossa Taranto-Potenza-Milano e anche dell’Intercity Taranto-Potenza-Roma IC700. Il capoluogo ionico, purtroppo - aggiunge l’on De Palma -, negli anni passati è stato emarginato da ogni tipo di investimento e programmazione di Ferrovie dello Stato, nonostante esso rappresenti dal punto di vista turistico, storico ed industriale probabilmente il sito di maggiore interesse ed importanza non solo della Puglia, ma dell’intero Mezzogiorno d’Italia». «Nonostante ciò, al momento risultano commissariati o, peggio ancora, bloccati i lavori sulle linee ferroviarie che collegano Taranto a Battipaglia e Salerno, mentre la stazione ionica continua a versare in una situazione di preoccupante degrado essendo sprovvista dei servizi di accoglienza minimi tra cui anche un punto di ristoro-bar. Da ultimo, inoltre - aggiunge ancora De Palma -, ha destato non poche perplessità l’esclusione della stazione di Taranto dalle mete previste nella “My Summer Experience”, la campagna estiva promossa da Trenitalia per favorire il turismo nelle più belle destinazione di mare, montagna e città d’arte».
«È superfluo rammentare che il capoluogo ionico versa in uno stato di forte disagio dal punto di vista dei trasporti essendo, attualmente, priva di un aeroporto funzionante e pertanto l’incremento delle linee ferroviarie rappresenterebbe un importante volano al rilancio non solo del turismo, ma dell’intera economia di tutta la provincia nonché di buona parte del territorio pugliese e lucano. Per questo motivo, nella mia qualità di Deputato del Parlamento Italiano - conclude De Palma -, ho chiesto al Gruppo Ferrovie dello Stato, Rete Ferroviaria italiana di programmare con urgenza un incontro per conoscere gli investimenti e la programmazione prevista da Ferrovie dello Stato per la città di Taranto e per la provincia ionica».
Sulla questione interviene anche la Fit Cisl che denuncia «l’ennesimo scippo ai danni della città di Taranto, sempre più isolata per i collegamenti con il Nord nel trasporto ferroviario». Attraverso il segretario generale Vito Squicciarini la Fit Cisl «ha più volte segnalato lo stato di degrado e isolamento in cui versa la stazione di Taranto presidiata solo da senza tetto e parcheggiatori abusivi. Apprendiamo da fonti attendibili che è previsto dal primo Ottobre 2023, oltre al Frecciarossa Taranto-Milano, la cancellazione di alcuni intercity svuotando letteralmente il trasporto ferroviario sul territorio tarantino. Tale decisione - sostiene Squicciarini - devasterebbe il territorio e porterebbe a ripercussioni negative sia sulla cittadinanza tarantina sempre più penalizzata e sia sui lavoratori impegnati nella pulizia dei treni, manovra dei treni, manutenzione e circolazione sulle infrastrutture».
Fit Cisl ricorda che Taranto «si appresta ad ospitare una grande manifestazione internazionale come i Giochi del Mediterraneo 2026 ed è assurdo quanto inverosimile prevedere di sopprimere treni piuttosto che incrementare il traffico da e per la città di Taranto». Il sindacato pertanto chiede a politica ed istituzioni di intervenire immediatamente facendo valere le ragioni dei cittadini e dei lavoratori del settore». «I Frecciarossa e gli intercity che andranno a sopprimere viaggiano quotidianamente strapieni dove è quasi impossibile prenotare il biglietto “last minute” perché le prenotazioni avvengono mesi prima, ora non capiamo che tipo di politica industriale Trenitalia stia attuando in questo momento se continua a sopprimere treni dal “core business” importante». Fit Cisl chiede a Comune, Provincia e Regione Puglia di intervenire per risolvere positivamente la situazione con un maggior incremento dell’offerta da parte di Trenitalia «in considerazione di un’assenza sul territorio di uno scalo aeroportuale e di una rete autostradale in cui l’ultima barriera benché sia indicata Taranto altro non è che agro di Palagiano».