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Taranto, Vigili del fuoco: «Solo in trecento per coprire un territorio vasto»

 
Valentina Castellaneta

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Valentina Castellaneta

Taranto, Vigili del fuoco: «Solo in trecento per coprire un territorio vasto»

Mauro Giulianella (Fp Cgil nazionale): «Resta la carenza d’organico e soprattutto la scarsità di autisti»

Giovedì 15 Giugno 2023, 15:02

TARANTO - Dal 2019 ad oggi «è cambiato poco e niente» secondo il coordinatore nazionale dei Vigili del Fuoco della Fp Cgil, Mauro Giulianella. Due anni fa la Fp Cgil aveva denunciato mezzi vecchi e insicuri, carenze d’organico e stipendi da fame. Oggi sono solo 300 Vigili del Fuoco a svolgere sevizio al comando di Taranto, che comprende molti comuni della provincia orientale. Evidentemente troppo pochi per una città così grande: circa 200mila abitanti e una delle zone industriali più estese d’Italia. «La dotazione organica del comando di Taranto - ha detto Giulianella - è assolutamente insufficiente, sappiamo che c’è un distaccamento cittadino che viene coperto, attraverso un impegno del personale delle sede centrale, con tutti gli aggravi che provengono dal carico di lavoro, sui Vigili di Taranto». E se il parco automezzi di Taranto è stato riorganizzato, grazie ai fondi del Pnrr, a mancare sono soprattutto gli autisti dei grandi mezzi. Un problema che in realtà non riguarda solo la città di Taranto, ma tutto il Paese. «Chiediamo di soddisfare l’esigenza sia dei qualificati che degli autisti» ha chiesto a gran voce il coordinatore nazionale.

Problemi nazionali e locali, affrontati ieri mattina in un’assemblea della Funzione Pubblica Cgil, a cui ha partecipato il personale non in servizio del Comando provinciale di Taranto. «Se avessimo chiesto – spiega Mimmo Sardelli, segretario della Fp Cgil Taranto- la presenza del personale in servizio con le modalità classiche delle assemblee sindacali probabilmente avremmo posto in serio pericolo la sicurezza del territorio».

C’è poi la questione della cosiddetta seconda chiamata: quella che consente di intervenire su due luoghi nello stesso momento, nel caso di due incedi in contemporanea. «La partenza dalla zona Porto non può essere sempre garantita – ha sottolineato Gaetano Lacorte, coordinatore aziendale – perché la ristrettezza di organico ci impone delle scelte di efficienza. Così se mentre siamo impegnati a domare un incendio a Grottaglie e veniamo chiamati per un altro intervento in città a volte siamo costretti a chiedere rinforzi ai distaccamenti di Martina Franca o Castellaneta». Un aggravio di lavoro per i lavoratori e soprattutto una risposta tardiva per una cittadinanza che si aspetta un intervento tempestivo. Le aree di competenza della sede centrale e del distaccamento del Porto, coprono tutta la città, dall’area industriale fino a Talsano, Paolo VI, estendendosi verso i paesi della provincia. A dipendere dal comando di Taranto sono: Leporano, Pulsano, San Giorgio, Grottaglie, Monteiasi, Monteparano, Statte. «Dall’estensione del territorio - spiega Lacorte - si evince la mole di lavoro, ma soprattutto l’importanza di avere 365 giorni l’anno, la partenza del distaccamento cittadino operativa ed efficiente».

I problemi dei Vigili del Fuoco, sono anche la salute e la sicurezza sul lavoro: «Da anni rivendichiamo questo aspetto – specifica Mauro Giulianella – i Vigili del Fuoco non hanno l’assicurazione Inail e nessun sostegno in caso di infortuni o malattie, come avviene invece per tutti gli altri comparti della pubblica amministrazione. Il Governo ci deve risposte anche su questo».

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