TARANTO - Palazzo Calò, assegnata la progettazione per gli interventi di riqualificazione. Ormai è ufficiale, o meglio efficace formalmente (dopo la verifica dei requisiti), l’aggiudicazione da parte del Comune di Taranto della gara in favore del raggruppamento temporaneo di professionisti composto da: architetto Cosima Lorusso; ingegner Marco Perrone; ingegner Giuseppe Carallo, ingegner Hermann D’Aversa, geologa Rita Amati. Il tutto, per un importo complessivo di 214mila euro (la stima dei lavori invece è di 2,4 milioni).
A proposito del cosiddetto Pinqua, del resto, nei mesi scorsi erano stati pubblicati gli avvisi per la progettazione dell’intervento in Città Vecchia. In particolare, si tratta del recupero di pavimentazioni storiche e infrastrutture, insieme con la riqualificazione del palazzo di proprietà comunale affacciato su piazza Calò, saranno i primi interventi del più ampio progetto “Ri-abitare la Città Vecchia”, finanziato dal Pnrr attraverso il “Programma innovativo nazionale sulla qualità dell’abitare”.
Erano stati, infatti, pubblicati gli avvisi per individuare i soggetti che saranno chiamati alla progettazione definitiva ed esecutiva dei due interventi, che costituiscono l’ossatura del Pinqua che sarà realizzato in Città Vecchia e che prevede anche il recupero degli alloggi di edilizia popolare di via Garibaldi, per un investimento complessivo di circa 15 milioni di euro.
«Stiamo procedendo spediti nella definizione degli step progettuali – aveva commentato così il sindaco Rinaldo Melucci – grazie al grande impegno di tutta la direzione Urbanistica. Questo Pinqua è un’occasione che cogliemmo nello scorso mandato, grazie anche a un vivace percorso di partecipazione, insieme con quello previsto per il quartiere Paolo VI. In Città Vecchia ci riapproprieremo di una vasta area oggi interdetta, la cosiddetta porzione di scaletta Calò, in coerenza con tutti gli altri interventi che cambieranno volto alla nostra amata Isola».
Con il programma «Pinqua», e sempre con un ulteriore finanziamento di 15 milioni del Pnrr veicolato dal ministero delle Infrastrutture, sono previsti degli interventi anche a Paolo VI e per i quali, invece, sarà competente l’Arca (agenzia regionale per la casa ovvero l’ex Iacp). In particolare, verranno finanziate opere per l’efficientamento energetico e per la riqualificazione di immobili di edilizia popolare oltre ad una sorta di nuova accessibilità, così come si dice in gergo, per 15 milioni di euro.
La speranza è che, una volta affidata la progettazione e terminate le proposte tecniche, tutti questi interventi possano essere appaltati entro la fine del 2023 in modo da essere poi realizzati e completati entro la fine del 2025. Che, evidentemente, starebbe a significare che questo restyling (se questo avvenisse) verrebbe completato prima del 2026 ovvero alla vigilia dell’appuntamento con i Giochi del Mediterraneo del 2026.
Per la cronaca, infine, Arca e Comune di Taranto stanno collaborando anche per la realizzazione in diversi quartieri cittadini dei nuovi alloggi popolari in cui trasferire i cittadini residenti alle case parcheggio di via Machiavelli al rione Tamburi quando queste verranno demolite per realizzare la foresta urbana.