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Cresce la richiesta dei farmaci galenici nel Tarantino

Cresce la richiesta dei farmaci galenici nel Tarantino

 
Debora Piccolo

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Debora Piccolo

Cresce la richiesta dei farmaci galenici nel Tarantino

La soluzione alla difficoltà di reperire i medicinali a Massafra

Mercoledì 08 Febbraio 2023, 13:47

MASSAFRA - «Nel periodo dell’emergenza sono arrivato a preparare anche 24 sciroppi per bambini in un giorno a base di ibuprofene, perché mancanti in commercio per problemi di approvvigionamento delle materie necessarie al confezionamento. Circa 150 in un mese. È stato l’unico modo per assicurare il farmaco al paziente. La galenica arriva dove l’industria finisce». Agostino Zaurito, giovane farmacista di Massafra, 24 anni, galenista per passione e vocazione, illustra le opportunità di un’arte antica, tutt’altro che superata. Tanto da risultare indispensabile, oggi, per contrastare la carenza di alcuni medicinali. I farmaci galenici vengono allestiti in laboratorio dal farmacista.

A quali esigenze può rispondere un preparato galenico?

«È un prodotto personalizzato, che tiene conto delle esigenze del paziente, delle patologie, ma anche delle intolleranze. Se per esempio il farmaco di cui si ha bisogno contiene glucosio o lattosio lo si può riprodurre con gli stessi componenti, eliminando quegli eccipienti. Inoltre, la galenica facilita l’assunzione del farmaco, preferendo uno sciroppo alle capsule, in caso di problemi di deglutizione. E ancora, interviene sul dosaggio che può essere diverso da quello presente in commercio, e riesce a rendere i medicinali appetibili. Io preparo il paracetamolo per bambini aromatizzato al crème caramel da disperdere in un budino o nel biberon per fronteggiare le resistenze al gusto. Come pure nella galenica veterinaria, l’impiego di eccipiente liofilizzato nasconde il sapore del farmaco al cane o al gatto senza alterarne le proprietà».

I galenici sono efficaci quanto i farmaci commerciali? Come si supera lo scetticismo? «Sono efficaci come quelli presenti in commercio, in virtù delle competenze acquisite dal farmacista, che deve rispettate le cosiddette “Norme per la buona preparazione” (Nbp), descritte nella Farmacopea italiana, garantendo la qualità, sicurezza e tracciabilità dei preparati. Una persona su tre non acquista senza le dovute conoscenze. Nella mia farmacia ho realizzato un laboratorio a vista: tutti possono vedere come si lavora. Questo permette di abbattere le barriere di diffidenza e scetticismo».

Quali sono i preparati più richiesti?

«Lozioni per la caduta dei capelli su prescrizione, ibuprofene e paracetamolo sciroppo, capsule a base di destrometorfano e chinidina trattamento off label della sclerosi multipla, niaprazina sciroppo per bambini per facilitare il sonno, preparati dermatologici, microclismi di soluzione a base di diazepam per convulsioni febbrili nei bambini. Emergenze a parte, è soprattutto sui farmaci “orfani” di produzione che interviene la galenica, grazie al farmacista in grado di fornire l’omologo preparato nel suo laboratorio».

Tutti i farmacisti possono allestire farmaci galenici?

«In teoria sì, ognuno sulla base delle proprie competenze. Occorre investire nel laboratorio e aggiornarsi costantemente. Io ho iniziato l’anno scorso, portandomi l’esperienza acquisita all’Università di Pavia. La maggior parte delle cose le ho imparate in laboratorio, confrontandomi con colleghi di tutta Italia. Nella mia città sono uno dei pochi ad allestire sospensioni come da normativa richiesta dalla Società dei farmacisti preparatori e, in provincia, ad estrarre l’olio di cannabis terapeutico, dal processo abbastanza complesso. Ci vuole molta abilità e pazienza. In compenso, è una pratica che mi entusiasma e mi diverte».

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