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«MArTA», ora c’è l’intesa: il Ministero trova i fondi

 
Fabio Venere

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Fabio Venere

«MArTA», ora c’è l’intesa: il Ministero trova i fondi

Garantito il lavoro domenicale. Risorse sino a metà ottobre

Venerdì 08 Luglio 2022, 14:07

Il Museo archeologico nazionale di Taranto domenica sarà regolarmente aperto e senza neppure fare ricorso ai vigilanti privati. Poco dopo mezzogiorno, al termine della seconda riunione svoltasi in 24 ore, c’è stata l’attesa fumata bianca. E così, con il deciso coordinamento della direzione generale del ministero della Cultura (area Musei), la direttrice del MArTA, Eva Degl’Innocenti, ha sottoscritto il verbale di accordo unitamente alle organizzazioni sindacali del pubblico impiego Cgil, Cisl, Uil, Flp, Usb e Usae.

La situazione si è sbloccata quando gli alti funzionari ministeriali hanno comunicato ai sindacalisti presenti di essere riusciti a recuperare tra le pieghe dei vari capitoli di bilancio la somma occorrente per pagare il personale dipendente impegnato al lavoro la domenica e nei giorni festivi. In particolare, in questo caso, la cifra è stata reperita tra i fondi riservati ai cosiddetti Accordi di valorizzazione nazionale. Alla fine, per dirla tutta, è stato sufficiente mettere sul tavolo 24mila euro per sbloccare la situazione e far tornare il sereno tra i suggestivi corridoi del contenitore storico - culturale di via Cavour angolo corso Umberto. In questo modo, complessivamente, ad esempio, domenica prossima 10 luglio, sui due turni lavoreranno 16 dipendenti. Di questi, 4 (sempre sui due turni) saranno impegnati in base alla turnazione ordinaria mentre gli altri 12 (sui due turni) saranno retribuiti attingendo a parte dei 24mila euro messi a disposizione dal ministero della Cultura.

Queste risorse finanziarie, inoltre, dovrebbero servire per garantire la retribuzione domenicale dei dipendenti per il mese di luglio, ma anche per quelli di agosto, settembre e per la prima metà di ottobre. Dal prossimo autunno in poi, invece, il problema della carenza del personale del Museo (lo stesso che aveva portato alla chiusura, poi scongiurata con il ricorso ai vigilanti privati, annunciata per domenica 3 luglio) dovrebbe attenuarsi in virtù delle previste assunzioni. Saranno solo 5, ma considerata la grave carenza di organico di cui soffre il MArTA (30 al lavoro su una pianta organica di 86 unità) è già qualcosa.

Si conclude, quindi, positivamente una vicenda che aveva spinto il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, a scrivere al ministro della Cultura, Dario Franceschini e al senatore tarantino, nonché vicepresidente M5S, Mario Turco a presentare un’interrogazione parlamentare. Sul punto, peraltro, erano intervenuti anche lacuni consiglieri regionali soprattutto tra quelli eletti nella provincia di Taranto. La fumata bianca al termine della riunione di ieri, con la firma dell’accordo, allontana anche eventuali iniziative degli stessi sindacati che, in una diffida inviata alla direttrice Degl’Innocenti, avevano lasciato intendere che avrebbero proseguito la loro azione anche in altre sedi nel caso in cui non navesse ripreso il confronto e nel caso in cui i vigilanti privati avessero nuovamente sostituito, di fatto, i lavoratori. Allarme rientrato, domenica museo regolarmente aperto. Che latro aggiungere? Buona visita in uno dei siti più suggestivi del Sud se non dell’Italia.

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