Sabato 06 Settembre 2025 | 11:39

Mittal Taranto, tensione in fabbrica: sospeso delegato Fiom

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

Taranto, crisi nell'appalto ex Ilva: rischio 200 licenziamenti

Una interrogazione è stata inoltrata alla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, in merito alle contestazioni disciplinati notificate dall'azienda

Mercoledì 28 Ottobre 2020, 17:27

20:26

TARANTO - «Lo stato di abbandono della fabbrica, l’utilizzo massiccio della cassa integrazione e i mancati investimenti promessi non fanno che incrementare la preoccupazione dei lavoratori per il loro futuro. A questo si aggiunge il clima di tensione che si respira nella fabbrica e la paura che chi denuncia gravi condizioni di sicurezza sugli impianti rischi la sospensione e, consecutivamente, il licenziamento».

Lo scrive il deputato Federico Fornaro, capogruppo di Leu, in una interrogazione alla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, in merito alle contestazioni disciplinati notificate da ArcelorMittal ad alcuni lavoratori con preavviso di licenziamento. Tra questi lavoratori c'è il delegato sindacale della Fiom Cgil, Giuseppe D’Ambrosio».

Il sindacato sostiene che la contestazione sia partita solo perchè il delegato aveva denunciato carenze di sicurezza. Domani è prevista una conferenza stampa sull'argomento alla presenza della segretaria nazionale della Fiom Cgil Francesca Re David, del segretario regionale della Cgil Puglia Giuseppe Gesmundo e del segretario Cgil Taranto Paolo Peluso.

«Secondo ArcelorMittal, questi lavoratori - sottolinea Fornaro - sono stati sospesi perché hanno provocato problemi di sicurezza, mentre secondo i sindacati si tratta di dipendenti che hanno presentato denunce e segnalato irregolarità».

Lo stato degli impianti, riferisce il parlamentare, «è ormai al collasso e la mancanza di programmazione di interventi di manutenzione ordinaria sta determinando seri rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori». Il deputato Leu chiede al ministro Catalfo «quali iniziative di competenza intenda adottare in relazione all’eventuale comportamento antisindacale dell’azienda».

La Uilm di Taranto e le Rappresentanze sindacali dello stabilimento ArcelorMittal esprimono «incondizionata solidarietà» nei confronti dei lavoratori e del collega Giuseppe D’Ambrosio, Rsu Fiom Cgil, giudicando «incomprensibile, oltre che inammissibile, la decisione dell’azienda di procedere alla sospensione disciplinare cautelativa». La contestazione dell’azienda riguarda, in particolare, un incidente avvenuto nel Deposito Bramme nei giorni scorsi. Secondo il sindacato, D’Ambrosio sarebbe stato sospeso per aver denunciato criticità sugli impianti. La Uilm sostiene che tali «atti si associano ad una quasi prassi, da parte dell’azienda, attraverso la quale colpire duramente i lavoratori e, di riflesso le loro famiglie, con provvedimenti di carattere disciplinare che qualificano condotte gestionali che quest’organizzazione sindacale respinge da sempre, e respingerà ora più che mai». Lavoratori e Rappresentanze sindacali interne alla fabbrica, "continuano con grande fatica e forte senso di responsabilità - conclude la Uilm - nel fronteggiare una condizione interna ed esterna alla fabbrica fortemente precaria, che insiste nel causare forte timore e protratto malessere. Uno stato di fatto insostenibile, che ha letteralmente valicato la soglia di equilibrio sociale, mandando in caduta ogni certezza costruita a fatica dai lavori in tutti questi anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)