TARANTO - Il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, e il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, si sono confrontati oggi in videoconferenza con i rappresentanti delle principali città dell’acciaio italiane per l’elaborazione di una piattaforma di proposte e progetti, allargata alla partecipazione dei cittadini, che punti «al green deal come uno snodo ineludibile per tutte le politiche socio-economiche e ambientali da assumere nel futuro prossimo». Lo riferisce in una nota il primo cittadino di Taranto, secondo il quale «se riusciamo a cambiare l’acciaio, cambia l’Italia intera».
L’obiettivo è quello di «contribuire a indicare dal basso al governo, alle parti sociali e alla filiera siderurgica nazionale una via di uscita dal preoccupante stallo nel quale il settore è ormai finito, con grave danno allo sviluppo e alla qualità della vita di queste strategiche realtà locali». Melucci e Ferrari hanno esteso «l'invito alla costruzione di questo network ai colleghi amministratori che vivono analoghe vertenze connesse al comparto siderurgico nel Paese. Taranto e Piombino - è detto in una nota di Palazzo di città - per la prima volta unite dal desiderio di voltare per sempre pagina rispetto ai ricatti occupazionali, alle ingiurie all’ecosistema, alla mancanza di coraggio nelle scelte tecnologiche e di governance da parte dei governi di ogni colore».
Territori uniti «dall’esigenza - si aggiunge - di adottare uno schema moderno di accordi di programma che pacifichi e ridia prospettiva a vasti ed articolati sistemi territoriali che tanto hanno dato alla causa dell’Italia, il tutto nella cornice ormai inequivocabile degli indirizzi tracciati e dei finanziamenti messi a disposizione a breve-medio termine dall’Unione Europea ai fini della cosiddetta transizione giusta». Con questo "spirito e questi obiettivi - conclude la nota del Municipio di Taranto - i comuni protagonisti dell’iniziativa presenteranno presto a Roma il loro manifesto per l’acciaio verde italiano. È forse la fine di teorie e tatticismi e il vero inizio del green deal».