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Mittal Taranto, operaio contagiato: «È in buone condizioni»

 
Redazione online

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Ex Ilva, sindacati: anomalie su assunzioni e esuberi

Il suo legale ha spiegato che i familiari sono in regime di quarantena volontaria ed attendono che siano sottoposti all’esame del tampone per scongiurare ogni eventuale contagio avvenuto in ambito domestico

Lunedì 30 Marzo 2020, 13:56

14:26

TARANTO - L’operaio dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal risultato positivo al Coronavirus «è in buone condizioni di salute, sotto ossigenazione tanto che comunica normalmente» e «intende precisare che, nei giorni precedenti, ha osservato scrupolosamente tutte le prescrizioni di cui ai DPCM e le disposizioni regionali».

Lo sottolinea in una nota l’avv. Gina Lupo, nominata dal lavoratore e dalla sua famiglia per tutelare la propria immagine. L’operaio, addetto agli impianti di ossigeno (reparto PGT), venerdì notte, mentre era in servizio in fabbrica, ha accusato malore e febbre. Dopo essere stato visitato nell’infermeria dello stabilimento è stato riaccompagnato a casa, dove è rimasto fino a sabato sera, quando è stato prelevato da un’ambulanza del 118 e portato all’ospedale Moscati. Lì è stato sottoposto a tampone, che è risultato positivo. Al lavoratore, ricoverato nel reparto Malattie infettive, è stata diagnosticata - a quanto si apprende - una polmonite interstiziale.

«Dalla sua abitazione, dove vive - spiega l’avv.Lupo - con i due genitori ed un fratello, è uscito solo per recarsi al lavoro. Non è mai andato in altri luoghi. I familiari sono in regime di quarantena volontaria ed attendono che siano sottoposti all’esame del tampone per scongiurare ogni eventuale contagio avvenuto in ambito domestico. Ci auspichiamo che questa procedura sia attivata nel più breve tempo possibile».

Il legale aggiunge che «il giovane e l’intera famiglia desiderano stare tranquilli e non essere subissati dalle innumerevoli telefonate da parte di persone estranee, giornalisti ed amici. Tutta la famiglia diffida coloro che stanno diffondendo notizie false e destituite da ogni fondamento. Il personale sanitario del Moscati sta seguendo con attenzione il decorso della malattia dimostrando una professionalità di assoluta eccellenza».

SINDACATI: «PROTOCOLLO INAPPLICATO» - «Riteniamo che il protocollo sanitario non sia stato correttamente applicato. Infatti, per stessa ammissione aziendale, un numero non ben definito di lavoratori sia diretti che di appalto, nei giorni precedenti ha avuto contatti con il lavoratore risultato positivo. Tale situazione ha determinato la quarantena per i lavoratori in turno con il dipendente contagiato, ma non per coloro che di fatto, sono stati a contatto nelle giornate precedenti». E' quanto denunciano Fim, Fiom, Uilm e Usb di Taranto, riferendosi all’operaio dello stabilimento siderurgico ArcelorMittal che ha avvertito malore e febbre venerdì notte mentre era in servizio in fabbrica e poi è risultato positivo al Coronavirus (attualmente è ricoverato all’ospedale Moscati).
Secondo le organizzazioni sindacali, che oggi hanno incontrato l’azienda per discutere dell’applicazione della cassa integrazione ordinaria speciale legata all’emergenza sanitaria, il numero di lavoratori in fabbrica «deve essere ulteriormente ridotto per garantire il contenimento del contagio da Covid-19, soprattutto a seguito del caso accertato di un nostro collega, a cui vanno i nostri auguri di pronta guarigione». Su tale emergenza - aggiungono - abbiamo chiesto all’azienda quale fosse il piano anti Covid e quali le contromisure esigibili da subito, su indicazione della ASL competente come da protocollo». Fim, Fiom, Uilm e Usb fanno presente infine che «scarseggiano prodotti igienizzanti, mascherine e salviettine monouso oltre a diverse segnalazioni su igienizzazioni che, ad oggi, risultano inevase». 

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