Quasi due ore in più nel treno, per un viaggio di oltre 13 ore: le stesse che permettono a chi abita a Roma di atterrare a Los Angeles. Tante ne impiegherà l’Intercitynotte 35648, quello che fino a ieri lasciava la stazione di Taranto ogni giorno alle 20:01 per approdare a Milano l’indomani mattina alle 7:11. L’orario di partenza dallo scalo di Porta Napoli non cambierà. Ma da stasera, a eccezione del venerdì e del sabato, il convoglio raggiungerà il capoluogo lombardo alle 9:05. Oltre al disagio di un viaggio estenuante, il posticipo dell’arrivo potrebbe risultare un ostacolo se si è chiamati a partire per lavoro o per sottoporsi a una visita medica. Come alternativa, viene «proposto» un cambio ad Ancona: alle 2.32 della notte. Da oggi e per un mese, sarà questa la soluzione per arrivare a Milano poco dopo le 7. «Un’assurdità priva di senso», l’ha definita l’assistenza clienti di Trenitalia, nel confermare le variazioni di orario alla Gazzetta.
Centrale per le sorti italiane, Taranto si conferma invece sempre più ai margini del trasporto ferroviario dei passeggeri. Al «taglio» del Frecciarossa, che dal 15 dicembre non collegherà più la città ai principali gangli del Paese, si aggiunge adesso questa nuova limitazione. Approdare all’ombra della Madonnina in prima mattinata sarà ancora più difficile, se non considerando i voli in partenza all’alba da Bari e da Brindisi (ma gli aeroporti a quell’ora sono irraggiungibili con i mezzi pubblici) o il trasporto privato su gomma (Marino o Flixbus). Eppure l’Intercity notte al centro di questa vicenda ha sempre rappresentato una soluzione gradita dai tarantini. Ieri non è stato possibile ricevere da Trenitalia i dati relativi ai passeggeri salitici a bordo negli ultimi mesi. Ma a preferirlo agli altri mezzi, anche nei periodi di bassa stagione, sono soprattutto gli anziani. A farli propendere per questa scelta, oltre alle tariffe agevolate, la possibilità di riposare nelle cuccette (2, 3 o 4 posti letto). Opportunità che continuerà a esserci, ma con un aggravio di tempo: salvo interrompere il sonno in piena notte per cambiare treno. Inizialmente, di fronte alla richiesta di chiarimenti, l’operatrice telefonica di Trenitalia è caduta dalle nuvole. Dopo le dovute verifiche, però, è giunta la conferma. «Senza il cambio ad Ancona, dal 10 novembre arriverà a Milano quasi due ore più tardi». Dunque non un «mero aggiornamento di numerazione dello stesso convoglio», per riprendere la risposta fornita dall’azienda attraverso i propri canali social.
L’Intercity 35642 su cui si dovrà salire per non attardarsi partirà da Lecce alle 19:20 e viaggerà sempre davanti a quello in arrivo da Taranto. Una sosta più lunga nel capoluogo marchigiano permetterà di accogliere gli eventuali passeggeri che opteranno per il cambio. Così si viaggerà verso Milano per cinque giorni alla settimana, fino al 14 dicembre. Le uniche eccezioni sono previste il venerdì e il sabato, quando si potrà prendere ancora l’Intercity notte 758: così da arrivare a destinazione in poco più di 11 ore. Cosa accadrà dopo, è impossibile saperlo. Dal 15 dicembre sarà in vigore l’orario invernale, ma i biglietti non sono ancora disponibili. Al momento, dunque, nessuno sa dire se la situazione rimarrà immutata in vista del nuovo anno. Confermato l’Intercity notte che tutti i giorni collega Milano a Taranto: partenza alle 19:50 e arrivo alle 8:01.