TARANTO - Il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci rivolge un appello alla Regione Puglia e ai parlamentari eletti nella provincia ionica per rilanciare la proposta di un accordo di programma sull'ex Ilva, racchiusa peraltro in un emendamento al Decreto 1476 per la tutela del lavoro e delle crisi industriali a prima firma della senatrice ed ex ministro per il Sud Barbara Lezzi (M5S).
L’emendamento prevede la stipula di un accordo di programma tra diversi Ministeri, i commissari straordinari dell’Ilva in As, il Commissario per le bonifiche, la Regione Puglia, la Provincia e il Comune di Taranto, l'Autorità di Sistema portuale del Mar Ionio e AM InvestCo Italy per un «piano di bonifica e risanamento dell’area dismessa a seguito della chiusura delle lavorazioni siderurgiche a caldo nonché, entro tempi certi e definiti, il piano industriale per il consolidamento delle lavorazioni a freddo». Lo strumento deve salvaguardare i livelli occupazionali e il reimpiego dei dipendenti di AM InvestCo Italy e Ilva in As.
Secondo il primo cittadino, che sollecita un incontro al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli, «il credito all’attuale gestore è esaurito» ed «è giunta l’ora di una misura legislativa e finanziaria speciale come quella tratteggiata nell’emendamento, che miri quanto meno al fermo dell’area a caldo di Taranto, ad oggi la principale fonte di emissioni, che ponga, dopo quello che Taranto ha pagato per l'industria italiana, a carico dell’intero Paese i costi occupazionali e delle bonifiche dell’area ionica».