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Taranto, Paolo Gentiloni: «Governo non durerà molto, costruiamo alternativa»

 
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Taranto, Paolo Gentiloni: «Governo non durerà molto, costruiamo alternativa»

La dichiarazione a margine della presentazione del suo libro «La Sfida Impopulista» organizzato dalla Bcc di San Marzano in collaborazione con la Libreria Ubik.

Giovedì 14 Marzo 2019, 18:46

18:55

TARANTO - «Non credo che questa esperienza di governo nazionalpopulista durerà molto a lungo. Noi ci dobbiamo occupare però di costruire un’alternativa». Lo ha detto l'ex presidente del Consiglio Paolo Gentiloni parlando con i giornalisti a margine della presentazione del suo libro «La Sfida Impopulista» organizzato dalla Bcc di San Marzano in collaborazione con la Libreria Ubik.
«Senza un’alternativa forte, credibile, è inutile - ha aggiunto - limitarsi a parlar male del Governo. Non dobbiamo inseguire i metodi e il modo di far politica che abbiamo visto da parte delle forze che oggi ci governano. Purtroppo per il Paese non è una situazione incoraggiante nel senso che abbiamo una economia che rallenta, che è quasi ferma, e abbiamo un Paese isolato sul piano europeo e internazionale».

«L'esito delle Primarie del Pd ha rappresentato un’iniezione di fiducia per noi. Ora c'è un investimento sulla leadership di Zingaretti e sul futuro del Pd molto forte. E’ sufficiente per un’alternativa? Naturalmente no. Però è la premessa. Adesso dobbiamo lavorare perchè questa forza ritrovata del Pd sia però anche capace di avere una proposta unitaria alle elezioni europee e una coalizione, un’alleanza per il futuro, perchè il futuro dipende anche da una coalizione di centrosinistra in grado di competere per vincere le elezioni».

E sull'ex Ilva aggiunge: «La situazione ambientale di Taranto è stata sempre un punto di attenzione e di allarme e deve continuare a esserlo per chi governa questo Paese, per chi governa la Regione». «Naturalmente - ha aggiunto - attenzione e allarme devono cercare di convivere con le prospettive di lavoro e di sviluppo. Questa è stata la scommessa che abbiamo fatto, la scommessa deve proseguire perchè io credo che il futuro possa consentirci un minor peso del carbone in tutta l’economia del ciclo dell’acciaio e anche un percorso di risanamento ambientale che è appena cominciato. Interromperlo, rinunciare - ha concluso - al lavoro, rinunciare al risanamento ambientale, sarebbe la peggiore risposta al problema ambientale e sanitario di Taranto».

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