LECCE - I numeri testimoniano la forza del Lecce e danno la giusta dimensione dell’importanza del percorso tracciato finora dalla squadra allenata da Roberto D’Aversa. Il successo ottenuto nell’ultima giornata di campionato contro il Frosinone ha dato rinnovato slancio alla classifica dei salentini. Il Lecce ora è in solitaria al dodicesimo posto in classifica con 20 punti conquistati in 16 partite. Una media di 1,25 punti a partita che in proiezione significherebbe salvezza. Per questo è quanto mai importante cercare di mantenere questo trend positivo che ha caratterizzato tutto il girone d’andata finora disputato. Dati alla mano, quello di quest’anno è uno dei migliori Lecce del terzo millennio, che sta riuscendo a fare meglio delle compagini giallorosse impegnate nei massimi campionati del recente passato. Dopo 16 partite giocate, infatti, soltanto nella stagione 2000/01 e nella stagione 2004/05, rispettivamente con Alberto Cavasin e Zdenek Zeman in panchina, il Lecce a questo punto del campionato era riuscito a ottenere più punti del Lecce di D’Aversa, 21 per l’esattezza, in entrambi i casi, contro i 20 del Lecce di quest’anno. La squadra giallorossa nell’annata in corso sta riuscendo per ora a far meglio anche delle ultime due formazioni che sono riuscite a ottenere la salvezza nella massima serie. Il Lecce di Luigi De Canio, nella stagione 2010/11, dopo 16 giornate aveva totalizzato 15 punti. Lo scorso anno, invece, la truppa guidata da Marco Baroni aveva ottenuto già 18 punti ed era nel pieno del break di metà campionato che contribuì in maniera decisiva al raggiungimento dell’obiettivo finale.
Ma proprio il confronto rispetto all’anno scorso fa capire come la salvezza quest’anno sia un’impresa ancor più complessa in virtù del livello medio delle squadre impelagate nella lotta per il mantenimento della categoria. Nel campionato in corso, il Lecce, dall’alto dei suoi 20 punti, può vantare otto lunghezze di vantaggio sul terzultimo posto, attualmente occupato dall’Empoli ferma a quota 12. Lo scorso anno, sempre dopo 16 giornate, il Lecce aveva due punti in meno rispetto all’attuale ruolino di marcia, ma un punto in più di scarto rispetto alla zona retrocessione. Erano nove, infatti, le lunghezze che separavano i giallorossi dalla Sampdoria terzultima con nove punti. E la somma dei punti conquistati dalle ultime tre lo scorso anno a questo punto del campionato era pari a 22, mentre quest’anno la somma dei punti ottenuti dal campionato in corso da Empoli, Verona e Salernitana, che occupano gli ultimi tre posti della classifica, ha già superato quota 30.
Insomma, guai ad abbassare la guardia, nonostante la bontà di tutto quanto fatto fino ad ora. Il Lecce, infatti, vanta un ottimo ruolino di marcia, basti pensare che i 20 punti ottenuti sono frutto di quattro vittorie e otto pareggi. Sono appena quattro le sconfitte rimediate dai giallorossi contro Juventus, Napoli, Torino e Roma. In questa serie A soltanto Inter, Juventus e Bologna hanno incassato meno ko rispetto alla formazione di D’Aversa, che adesso si appresta a chiudere l’anno solare con un doppio impegno in trasferta contro Inter e Atalanta che si preannuncia davvero da brividi. La sfida alla capolista, in programma sabato alle 18, è una di quelle partite che, come si suol dire, si prepara da sé. Scendere in campo contro i primi della classe, nella scala del calcio di San Siro, con una classifica che sorride, deve essere percepita come un’opportunità per mettere in mostra le proprie qualità, senza troppi assilli, con la mente sgombra e quella sana voglia di stupire che non può mai mancare nell’animo di chi va a caccia di autentiche imprese.
NOTIZIARIO Dopo il giorno di riposo concesso dal tecnico D’Aversa la scorsa domenica, a seguito della vittoria sul Frosinone di sabato pomeriggio, la squadra si è ritrovata ieri pomeriggio sul campo di allenamento dell’Acaya Golf Resort & spa. È iniziata così la settimana di lavoro che porta alla sfida in trasferta con l’Inter, in programma sabato e nella quale non potrà sedere in panchina mister D’Aversa, che verrà fermato per una giornata dal Giudice Sportivo dopo l’ammonizione rimediata contro il Frosinone. Assente e a riposo Almqvist, lavoro personalizzato per Dorgu, a causa di una dolenzia al ginocchio sinistro dovuta ad una contusione rimediata nella rifinitura di venerdì scorso. Questa mattina è in programma una seduta d’allenamento mattutina all’Acaya.