Sabato 06 Settembre 2025 | 21:10

Coronavirus, parla Giliberto, presidente Coni Puglia: «Prioritaria la tutela della salute»

 
Roberto Longo

Reporter:

Roberto Longo

Angelo Giliberto Coni Puglia

«L’ultimo Dpcm è chiaro, la nostra posizione ha prodotto un documento elaborato dal Politecnico di Torino»

Lunedì 04 Maggio 2020, 13:05

Nelle prossime ore il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, presenterà al comitato tecnico scientifico le linee guida per la riapertura di palestre, centri danza, circoli sportivi e del tennis. Al momento, secondo la più corretta interpretazione dell’ultimo provvedimento del governo, l’attività sportiva e motoria è consentita solo nei parchi e nei luoghi che i vari sindaci riterranno di aprire nel rispetto delle distanze di sicurezza e delle norme prescritte.

Presidente Angelo Giliberto, qual è la posizione del Coni Puglia rispetto all’emergenza Coronavirus ed all’ultimo Decreto Ministeriale che, forse, ha dato adito ad interpretazioni soggettive?

«Chi vuole capire capisca, l’ultimo DPCM è molto chiaro e la posizione del Coni nazionale e, di conseguenza quella del Coni Puglia è quella che ha prodotto, sentite tutte le federazioni, un documento elaborato dal Politecnico di Torino, che darà la possibilità di ripartire in sicurezza badando al fattore rischio. Noi torneremo alla normalità quando si sarà scoperto il vaccino e i farmaci mirati per la cura di questo nemico invisibile che qualcuno ha paragonato ad una semplice influenza. Recentissimi studi scientifici hanno provato come il “Droplet”, la famigerata gocciolina liberata nell’aria anche semplicemente parlando, se rimane ferma necessita di una distanza di sicurezza non inferiore al metro, in movimento ed in velocità questa aumenta considerevolmente. Oggi noi abbiamo il dovere di evitare che il contagio si propaghi, fino al 31 maggio tutte le iniziative sono sospese ma per il Coni la salute è prioritaria, dobbiamo preoccuparci di garantire una ripresa graduale e in tanti si sono dimenticati dello sport di base e di tutto quello che questo movimento genera dai tecnici agli atleti, alle società affiliate. Per questo ho chiesto personalmente al governatore Emiliano che, nel caso in cui dovessero esserci risorse messe a disposizione dallo Stato per il piano economico-sociale destinato alle regioni, nel medesimo rientrasse anche lo sport. È’ utile ricordare che lo sport produce l’1,7% del prodotto interno lordo nazionale pari a 30 miliardi di euro che si traduce in una cifra stimabile intorno ai 60 miliardi di euro considerando anche l’indotto. Il tutto, tengo a ribadirlo ancora una volta, sostenuto dal solo volontariato».

In poche parole, secondo lei deve funzionare il buon senso prima di ogni altra considerazione?

«La fase 1 dello Sport terminerà il 31 maggio e dobbiamo prepararci al dopo 31 maggio così come recita l’ultimo DPCM e non possiamo andare oltre o ignorare queste disposizioni».

La confusione, intanto regna sovrana ed ognuno tira l’acqua al proprio mulino provando a mischiare le carte immaginando anche la ripresa delle classiche attività estive.

«Dobbiamo aiutare anche chi è rimasto a casa per due mesi, parlo delle mamme e dei papà che hanno “bruciato” tutte le ferie di cui disponevano ed alla ripresa dovranno fare i conti anche con questa nuova problematica. Perciò ritengo che i campi estivi si potranno organizzare ma esclusivamente nel rispetto delle norme e delle prescrizioni già emanate. Si dovrà pensare di spostare piccoli gruppi di bambini se ci saranno gli spazi necessari ma si dovrà valutare singolarmente e di volta in volta a seconda delle caratteristiche di ciascun circolo o società sportiva».

Cautela e prudenza ripetute come un mantra nelle parole di Giliberto che ribadisce, se mai ce ne fosse bisogno, il concetto della valenza sociale del mondo dello sport. Cosa intende fare in concreto il Coni Puglia per lo sport di questa regione?

«La fotografia che ci consegna l’Istat al termine del 2017 ci diceva che il 55% dei cittadini pugliesi faceva parte della categoria dei sedentari, dall’ultimo rilevamento quell’indice è sceso al 48,5 % e ciò indica che il benessere collettivo è cresciuto e questo solo grazie al grande lavoro delle associazioni sportive di base. Un accresciuto benessere sociale si traduce sempre in un minor costo della sanità e questo è un dato di grande importanza e va salvaguardato. Per questo ho chiesto al governatore Emiliano ed al sindaco De Caro alcuni interventi specifici favorendo l’erogazione di un contributo straordinario a favore degli organismi affiliati alle varie federazioni sportive, solo così potremo, in qualche modo, scongiurare il rischio che possano non ripartire».

Proposte e richieste di una riapertura immediata proliferano alla velocità della luce. Cosa ne pensa il Coni?

«Noi crediamo che l’unico vaccino disponibile al momento sia quello dell’isolamento e del distanziamento sociale, gli impianti dovranno rimanere chiusi fino al 18, stiamo lavorando alla ripresa di concerto con gli organi istituzionali ma il mio primo dovere è e rimane quello di salvaguardare le federazioni, le discipline associate e tutti gli enti di promozione sportiva».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)