Il Tollcross International Swimming Centre di Glasgow occuperà per sempre un posto speciale nel cuore di Elena Di Liddo. Nell’impianto scozzese la 26enne di Bisceglie ha vissuto nell’ultimo biennio alcune delle pagine più significative della sua escalation internazionale, tra cui i due argenti (100 farfalla e staffetta 4x50 mista) ottenuti domenica nell’ultima giornata dei campionati Europei in vasca corta.
Qual è il tuo bilancio al termine della kermesse continentale?
«Posso ritenermi estremamente soddisfatta perché vincere due medaglie agli Europei non capita tutti i giorni, mi dispiace però aver mancato il metallo più prezioso. Ero consapevole che la finale dei 100 farfalla sarebbe stato molto dura, né mi ero illusa per aver realizzato il miglior tempo in batteria ed in semifinale. Ho sfidato molte specialiste della distanza dimezzata che, come da pronostico, hanno tentato di mettermi in difficoltà con una partenza forsennata. Non mi sono disunita ed ho interpretato bene la mia gara risalendo con coraggio fino alla piazza d’onore, peccato soltanto non essere riuscita a mettere la mano davanti alla giovane bielorussa Shkurdai».
Sedici centesimi di distacco ti hanno separata dall’oro nella gara individuale, appena sette in staffetta.
«È noto che la staffetta si perde e si vince per poco, ma siamo altrettanto contente. Sarei bugiarda se dicessi di non aver sperato nel successo, tutti temevano la Russia ed invece ci ha sorpreso la Polonia. Ma ci siamo consolate con il nuovo primato italiano».
Lo splendido 2019 non è ancora terminato.
«Niente affatto, anzi. Giovedì sarò in gara a Riccione nei 50 farfalla ai campionati assoluti invernali in vasca lunga e soprattutto il giorno successivo sarà la volta dei 100 farfalla. Si tratta del primo appuntamento per provare a cogliere il pass olimpico. Non sarà semplice anche perché devo fare i conti con un pizzico di stanchezza, ma c’è il serio pensiero di poter centrare l’obiettivo (minimo richiesto 57”19) per completare l’anno in bellezza».