Lunedì 29 Dicembre 2025 | 18:48

Bari calcio, numeri horror: ora tutto sul mercato

Bari calcio, numeri horror: ora tutto sul mercato

 
Davide Lattanzi

Reporter:

Davide Lattanzi

Bari calcio ultrà curva

Lunedì 29 Dicembre 2025, 16:22

Troppo poco per votare la fiducia. Il Bari saluta un 2025 amarissimo con il misero pari contro l’Avellino. Un match che conferma in tutta la sua evidenza gli affanni di una squadra modesta. Non è bastata nemmeno una prestazione più volenterosa e applicata per battere un avversario alla portata, ma soprattutto per fornire una base di credibilità.

I biancorossi sono tanto fragili, quanto limitati sul piano tecnico. Un paradosso se si ricordano i presupposti su cui è stato costruito un gruppo che doveva giocarsela con le migliori. In troppi hanno steccato, allarmanti le lacune in ogni reparto. Servirebbe un’altra rivoluzione dopo quella estiva: non meno di sette nuovi innesti che portino corsa, ritmo, intensità e quel furore carente nella maggior parte degli interpreti. Ma non basta. Perché servono anche idee, tecnica e gol. Alzare l’asticella è imprescindibile almeno per competere con Padova, Avellino, Reggiana, Carrarese, Sampdoria, Spezia, Sudtirol, Entella, Mantova e Pescara. Dieci compagini: bisogna lasciarsene cinque alle spalle. Ad ogni costo.

Classifica fluida In un contesto così preoccupante, la classifica diventa persino un conforto. Perché dai 22 punti del Padova decimo ai 13 del Pescara fanalino di coda sono racchiuse undici squadre che dovranno preoccuparsi di mantenere la categoria. Le distanze sono minime: con gli attuali 17 punti, il Bari è al margine della zona playout, a braccetto con Spezia e Sampdoria. I Galletti con entrambe le liguri hanno pareggiato, ma vantano una peggiore differenza reti: -12, rispetto al -7 dei blucerchiati e al -8 dei bianconeri. Dettagli, con 20 gare da disputare. C’è, invece, un dato da non sottovalutare. Ovvero che contro le potenziali concorrenti, i pugliesi hanno perso soltanto con la Reggiana, raccogliendo due vittorie (con Padova e Mantova) e sei pareggi (con Avellino, Sampdoria, Spezia, Sudtirol, Entella e Pescara). Resta da affrontare la Carrarese per chiudere l’andata (il 10 gennaio). Al ritorno, invece, al San Nicola arriveranno Reggiana, Carrarese, Spezia, Sudtirol ed Entella, mentre gli scontri esterni saranno con Padova, Avellino, Sampdoria, Mantova e Pescara. Dunque, almeno nel torneo delle pericolanti finora Castrovilli e compagni sono rimasti a galla.

Numeri horror Le piccole fondamenta finiscono qui. Il resto del palazzo biancorosso scricchiola in ogni fondamentale. Innanzitutto, il Bari è tra le squadre che hanno vinto meno: appena tre volte, precedendo soltanto Pescara e Sudtirol a quota due. Con sedici gol segnati annovera il penultimo attacco della B (peggio solo il Mantova con 15), mentre le 28 reti al passivo sanciscono la quartultima difesa: solamente Pescara (35), Avellino (30), Carrarese (29) sono state perforate di più. Disastroso il rendimento in trasferta: quattro punti per altrettanti pari, cinque ko, come le reti realizzate (penultimo attacco esterno), mentre 18 sono i gol al passivo (penultima retroguardia fuori casa). Il quadro è chiaro: non c’è un solo reparto affidabile.

Vivarini non ha svoltato on ha portato benefici nemmeno il ribaltone in panchina. Vivarini ha totalizzato quattro punti in sei match (media 0,66) e non ha mai vinto pur disputando oltre un’ora in superiorità numerica con Pescara e Sudtirol. Caserta, invece, contava 13 punti in 12 gare (media 1,08). Vero è che con il ritorno del mister abruzzese, la squadra ha ridotto la percentuale dei pericoli subiti, ma ha anche peggiorato la produzione offensiva con appena tre gol segnati e altrettante sfide all’asciutto. Con Vivarini, inoltre, non è mai stato segnato più di un gol all’interno dei 90’. Logica conseguenza è che la serie negativa del Bari sia ora tra le più lunghe della B: l’ultimo successo pugliese risale al 2 novembre (1-0 sul Cesena). Solamente il Sudtirol non gioisce da più tempo, ovvero dal 3-1 sulla Reggiana datato 27 settembre.

In tanti con le valige Il mercato, dunque, come unica ancora di salvezza. Ma il presupposto è che, con la lista dei 18 «over» piena, sarà indispensabile cedere il più possibile. Sarà ovviamente «tagliato» Sibilli, squalificato fino a fine campionato, così come Marfella potrebbe finire fuori lista grazie alla regola che consente di ripescare il terzo portiere in caso di indisponibilità di uno dei due estremi over. Quindi, il lungo elenco dei potenziali partenti. Dorval vanta estimatori: è nel mirino della Sampdoria, ma darlo ad una diretta rivale sarebbe follia. Avviati dialoghi per risolvere in anticipo i prestiti di Nikolaou con il Palermo (ma prima occorre un sostituto in un reparto numericamente povero), Antonucci con lo Spezia, Partipilo con il Parma. Sono ai titoli di coda le avventure di Vicari (piace alla Salernitana), Burgio e Gaston Pereiro. Non sono inamovibili persino Maggiore (potrebbe tornare allo Spezia), Darboe (bloccato da mille infortuni) e Cerri (due spezzoni con Vivarini). E se arrivasse una proposta per i «costosi» Castrovilli e Gytkjaer (entrambi hanno un solo anno di vincolo) sarebbe almeno valutata.

Chi può arrivare Occorrono almeno due difensori, due centrocampisti e due attaccanti, nonché un laterale sinistro. In estate era stato cercato il centrale Andrea Cistana (28enne in uscita dallo Spezia), talvolta si riparla di Valerio Mantovani (29 anni, ora al Mantova, ma fermo da inizio ottobre). Viene spontaneo pensare a potenziali «esuberi» del Napoli: il centrocampista Antonio Vergara e la punta Giuseppe Ambrosino, peraltro entrambi 22enni e «under». Tanto suggestivo, quanto determinante sarebbe il ritorno di Walid Cheddira (26 anni): l’attaccante marocchino è sempre di proprietà partenopea, ma poco utilizzato a Sassuolo. Determinazione e idee chiare: qualcosa servirà già per la trasferta di Carrara. Una delle 20 «finali» per uscire dall’incubo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)