Quando una navicella aliena si schianta sul mondo umano. Debuttano oggi, in prima visione streaming, su Disney+, i primi due episodi di «Alien: Pianeta Terra», una serie disturbante e meticolosa, composta da otto episodi in una sola stagione. Ideata da Noah Hawley, coadiuvato dal produttore esecutivo Ridley Scott, questa è la prima incursione televisiva live action dell’universo Alien.
La trama, ambientata nel 2120, due anni prima dell’epico film Alien del 1979, mette in scena un mondo stretto nella morsa di cinque potenti corporazioni che giocano con l’evoluzione, trasferendo la coscienza umana in corpi sintetici. L’incipit è scioccante: la nave USCSS Maginot precipita sul suolo terrestre. Tra rottami fumanti e panico, Wendy - un ibrido che porta l’anima di una bambina in un corpo artificiale adulto - guida un manipolo creativo e precario verso una minaccia aliena capace di rimodellare il destino della vita sul pianeta. Il cast della pellicola - Sydney Chandler (Wendy), Timothy Olyphant, Alex Lawther, Samuel Blenkin, Essie Davis, Adarsh Gourav e altri - non si limita a portare volti noti sullo schermo, ma incarna tensioni: umano contro artificiale, coscienza contro programmazione, etica contro sopravvivenza. La pubblicazione settimanale degli episodi, con i primi due già disponibili, promette una cavalcata inquietante fino al gran finale previsto per il 23 settembre. Alien: Pianeta Terra non è solo un esercizio di stile ma è un prequel che si infiltra tra i gironi dell’anima e della tecnologia, dove la linea sottile tra salvezza e condanna scorre in controluce.