Nel trentaduesimo anniversario della strage di Capaci, Rai Cultura riporta alla luce la figura di Francesca Morvillo, una delle prime donne italiane a entrare in magistratura dopo l’apertura della carriera alle donne nel 1964. Magistrato di rara competenza, ma anche moglie e compagna di vita del giudice Giovanni Falcone, Morvillo perse la vita il 23 maggio 1992 a Capaci, saltata in aria per un mega ordigno esplosivo, insieme al marito e agli agenti di scorta Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani. Lo speciale «Francesca Morvillo, donna di legge», in onda questa sera alle 21.10 su Rai Storia, ne tratteggia un ritratto autentico e potente, restituendole finalmente la voce e il ruolo che le spettano nella memoria collettiva del Paese.
Attraverso le testimonianze di colleghi e amici come Francesco Messineo, Toti Salvago e Marisa Ambrosini, lo speciale televisivo ricostruisce la sua attività presso la Procura del Tribunale per i Minorenni, la riservatezza con cui affrontava il lavoro e la scelta consapevole di condividere con Falcone la vita blindata e il peso della lotta quotidiana alla mafia. L’approfondimento documentaristico, arricchito dagli interventi di Giuseppe Ayala, Pietro Grasso, Maria Falcone, e dalle riflessioni della storica Giovanna Fiume e della giurista Paola Maggio, offre uno spaccato emozionante su una donna coraggiosa, figura simbolica di una Palermo che oggi prova a riscattarsi: un lenzuolo con il suo nome campeggia al balcone del liceo Vittorio Emanuele, le è stata intitolata una biblioteca universitaria e la sua tesi è stata finalmente pubblicata, a disposizione dei giovani che credono nella giustizia.