Leo Muscato, regista teatrale e operistico di fama internazionale, è stato scelto per dirigere la serata inaugurale del prestigioso Teatro alla Scala. Un riconoscimento che proietta la Puglia sotto i riflettori della scena culturale mondiale. Ogni anno la tradizione della «Prima» che apre il nuovo anno di spettacoli si rinnova e coinvolge tutta la città di Milano. Dal 1951 per volontà di Victor De Sabata, allora direttore, la stagione della Scala si apre il 7 dicembre, giorno di Sant’Ambrogio, patrono della città. Quest’anno l’opera che apre la stagione è La forza del destino di Giuseppe Verdi.
Nato e cresciuto a Martina Franca, Leo Muscato ha saputo farsi strada nel panorama artistico italiano e internazionale con un talento innato e una passione smisurata per il teatro e l’opera. La sua carriera, costellata da successi e collaborazioni con i più grandi teatri del mondo, è la testimonianza di un percorso artistico coerente e di un’eclettica creatività.
Nonostante i successi internazionali, Muscato non ha mai dimenticato le sue origini. La Puglia, e in particolare Martina Franca, rappresentano per lui un punto di riferimento costante, una fonte di ispirazione e un luogo dove tornare per ritrovare se stesso e la propria identità. Il suo legame con la terra d’origine si riflette nelle sue opere, che spesso contengono riferimenti alla cultura e alla tradizione pugliese. È stato lui a firmare la regia del documentario L’utopia della Valle, scritto con Massimo Bernardini e Laura Perini, che ripercorre i primi 50 anni di storia del Festival della Valle d’Itria attraverso le voci di artisti, maestranze, pubblico e critici che hanno contribuito al suo.
Nei giorni scorsi la Fondazione Nuove Proposte ha attribuito a Leo Muscato il 37esimo premio Mario Campus, nel corso di un evento organizzato nel Ridotto dei Palchi Arturo Toscanini del Teatro alla Scala di Milano. Il premio, ideato da Elio Greco e oggi portato avanti da sua figlia Cinzia, è anche lo strumento per raggiungere l’obiettivo di sollecitare la diffusione della lettura, consegnando a ogni premiato una dotazione in libri: 50 volumi da destinare a una biblioteca a scelta del premiato. In tanti anni sono state coinvolte biblioteche di ogni genere, soprattutto negli istituti penitenziari di tutta Italia, sul principio del reinserimento sociale attraverso la lettura e la cultura. E così Leo Muscato ha scelto il carcere di Bolzano.
Il professor Francesco Lenoci ha reso la sua laudatio al regista Muscato, tracciando un ritratto dettagliato e ricco di sfumature, e riuscendo a coinvolgere tutte le figure significative del Festival della Valle d’Itria: da Franco Punzi a Paolo Grassi, da Alessandro Caroli a Michele Punzi.