Un gruppo di disperati, composto da un ufficiale dell’esercito con un pessimo stato di servizio, un pistolero, un cavalleggero nero e un pittoresco bandito messicano, riceve l’incarico dalle autorità militari di trovare chi rifornisce di munizioni modernissime i predoni apache. Ai confini tra Usa e Messico. La pellicola che oggi Rai Movie trasmette alle 21.10 è Rio Conchos del 1964, ma nonostante i suoi sessant’anni è attualissima visti i timi caldissimi delle armi e dell’immigrazione.

Rio Conchos è una delle 87 pellicole dirette da uno dei più prolifici e poliedrici registi hollywoodiani, il newyorkese Gordon Douglas. Il suo western che Rai Movie manda in onda accostandolo al cinema d’autore trasporta lo spettatore ai margini del Messico, nel 1867, quando un ex ufficiale sudista ha intenzione di scatenare una nuova Guerra civile americana e s’impadronisce di duemila fucili di concezione modernissima, che vorrebbe cedere agli Apache. Il capitano Haven e il sergente Franklyn sono incaricati di fermarlo. A loro si uniscono un ex combattente sudista e un bandito messicano. Un quartetto composito che ha contribuito alla genesi del western all’italiana, che nasceva proprio in quegli anni. Gordon Douglas, bravo artigiano del genere, mette mano a un copione che s’ispira al romanzo di Conrad, Cuore di tenebra, ovvero lo stesso libro dal quale anni dopo Coppola avrebbe liberamente tratto il suo capolavoro Apocalypse Now. Il risultato è notevole e travalica la dimensione western, non senza accontentare gli appassionati del genere. Nel cast, Richard Boone, Stuart Whitman, Anthony Franciosa.