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«Billy Elliot», sul palco a Bari Rossella Brescia: «Una ballerina deve anche saper recitare»

 
Maridì Vicedomini

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Maridì Vicedomini

«Billy Elliot», sul palco a Bari Rossella Brescia: «Una ballerina deve anche saper recitare»

La pugliese al Teatroteam dal 2 al 4 febbraio con il musical in cui interpreta Mrs Wilkinson, l’insegnante che indirizza il ragazzo sulla strada giusta

Sabato 27 Gennaio 2024, 14:50

Rossella Brescia, pugliese doc, sarà in scena al Teatroteam di Bari da venerdì 2 a domenica 4 febbraio con Billy Elliot, il musical che vanta la regia di Massimo Romeo Piparo le musiche firmate da Elton John, tratto dall’omonimo film di Stephen Daidry.

Rossella Brescia, il ruolo affidatole in «Billy Elliot» sembra cucito per lei.

«Sì, interpreto Mrs Wilkinson l’insegnante, che riconoscendo in Billy doti artistiche non comuni, lo sostiene a dispetto di tutta la sua famiglia eccetto la nonna. Rappresento una sorta di “faro” che indirizza il ragazzo sulla strada giusta».

Si può dire che la finzione del palcoscenico si confonde con la sua realtà professionale?

«Sì, ho una scuola a Martina Franca. Sono un po’ meno greve della signora Wilkinson ma dotata della stessa sensibilità ed emotività. In questa occasione ho dovuto fare un lavoro importante su me stessa, quello di non sembrare troppo ballerina , ma di essere una signora delusa dalla vita che coltiva la sua grande passione, la danza, accontentandosi di svolgere il suo lavoro in una palestra buia e malandata, anziché in una scuola attrezzata di tutto punto».

Dal musical si evince un atteggiamento sociale un po’ discriminatorio verso la danza, individuandola come una disciplina prettamente femminile e quindi affatto idonea ai ragazzi.

«In un certo senso viene toccato anche il tema dell’omosessualità, a quell’epoca un tabù assoluto; basti pensare alla figura di Michael l’amico di Billy, che ama vestirsi da donna, ma non può rivelarlo a nessuno eccetto che a lui».

Il musical rispecchia anche altre problematiche sociali del periodo storico in cui è ambientata la storia.

«Esatto, forse proprio per questo l’opera ha avuto successo fin dalla sua prima rappresentazione. Sul palcoscenico viene inscenata una storia vera, quella dei minatori che, per rivendicare i propri diritti, hanno scioperato contro il governo per un anno, senza percepire nemmeno un centesimo, ed alla fine, senza alcun risultato, sono costretti a ritornare nel buio del sottosuolo per sopravvivere alla fame. In questo contesto grigio, ecco che brilla la luce dell’arte che non conosce limiti né confini e che unisce tutti i membri della piccola comunità che raccolgono fondi pur di permettere al giovane Billy di fare un’audizione alla Royal Academy Ballet e di spiccare il volo, inseguendo il suo sogno».

Billy Elliot celebra anche la solidarietà in nome della danza; lei è anche una maestra di danza. In che maniera si pone verso i suoi allievi?

«La danza si insegna in un solo modo, con il rigore e la disciplina, anche se i miei allievi riconoscono in me una persona che vuole loro bene e che si adopera per il loro futuro».

A parte la danza, lei è anche un’attrice che spazia tra il set ed il palcoscenico.

«Mi piace interpretare dei ruoli, sia nella danza sia nella recitazione. Mi piace immedesimarmi in un’altra persona; fin da bambina ho sempre fatto seminari di recitazione; penso che una brava ballerina esprime delle emozioni solo con il movimento e pertanto deve saper anche recitare».

Lei è sentimentalmente legata al coreografo Cannito.

«Abbiamo iniziato a lavorare insieme, entrambi amiamo la danza ma il nostro rapporto si basa soprattutto sul reciproco rispetto».

Cos’è il rispetto?

«Il non prevaricare l’uno sull’altro».

Rossella lei è di origine pugliese; quanto si sente donna del sud?

«In tutto. Sono molto schietta, amo la trasparenza in tutti i rapporti, adoro le cose genuine mentre detesto quelle artefatte. La riservatezza è il mio stile di vita e forse anche la maniera più giusta per sopravvivere nel mondo dello spettacolo».

Lei artisticamente nasce con Miss Sorriso Puglia nel 1992.

«Sì, ma mi sono ben presto allontanata da quel contesto, non avendo alcun interesse a fare la modella, preferendo dedicarmi allo studio della danza, della recitazione per diventare un’artista a 360 gradi».

Rossella cosa si augura per il suo futuro?

«Tanta serenità per me ed i miei cari».

Come immagina la sua terza età?

«Ballo in un teatro, magari apro una scuola di danza per anziani; voglio morire su un palcoscenico».

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