C'è una carica di pugliesi e lucani tra i 27 big del Festival di Sanremo 2024 annunciati da Amadeus durante il Tg1 delle 13.30. Nella lista diverse sorprese, tra grandi ritorni e debutti assoluti nella gara: da martedì 6 febbraio a sabato 10 si sfideranno sul palco del teatro Ariston Fiorella Mannoia, Geolier, Dargen D'Amico, Emma, Fred De Palma, Angelina Mango, La Sad, Diodato, Il Tre, Renga & Nek, Sangiovanni, Alfa, Il Volo, Alessandra Amoroso, Gazzelle, Negramaro, Irama, Rose Villain, Mahmood, Loredana Bertè, The Kolors, Big Mama, Ghali, Annalisa, Mr Rain, Maninni, Ricchi & Poveri.
Con una modifica dell'ultim'ora al regolamento il direttore artistico ha portato a 30 il totale degli artisti (dovevano essere 26), di cui 27 (e non più 23) annunciati oggi, a cui si aggiungeranno i 3 che saliranno sul podio nella finale di Sanremo Giovani il 19 dicembre.
E a conti fatti c'è tanta Puglia e Basilicata nell'elenco. A cominciare dai Negramaro, il cui nome era circolato insistentemente nelle scorse settimane, insieme a quello di Alessandra Amoroso. La band capitanata da Giuliano Sangiorgi torna al Festival dopo la partecipazione nel 2005 con 'Mentre tutto scorre', la salentina è invece stata più volte sul palco come superospite o per accompagnare i concorrenti nella serata dei duetti, ma è alla prima partecipazione assoluta in gara.
Grandi ritorni anche per due vincitori pugliesi di scorse edizioni di Sanremo, Emma e Diodato, che trionfò nel 2020 con «Fai rumore». Debutto assoluto invece per la lucana Angelina Mango, uno dei nomi più promettenti del panorama attuale, e per il barese Maninni, una sorpresa inaspettata e piacevole, dopo la partecipazione lo scorso anno alla finale di Sanremo Giovani.
Non tutti forse sanno, infine, che anche nel trio de La Sad c'è un pezzettino di Puglia: uno dei componenti, Plant, infatti, è di Altamura, anche se da tempo vive a Milano. La «Gazzetta» li aveva intervistati tempo fa in occasione del concerto al Demodé di Modugno e alla domanda «Vi vedremo mai sul palco di Sanremo?» avevano risposto «Chissà. Intanto lo guarderemo». Sì, ma da dietro le quinte.