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La Puglia di «Più forti del destino» in prima serata

 
Nicola Morisco

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Nicola Morisco

Sergio Rubini in «Più forti del destino»

Sergio Rubini sul set di «Più forti del destino»

Gli episodi a partire da oggi su Canale 5. Protagoniste della storia le attrici Giulia Bevilacqua, Laura Chiatti e Dharma Mangia Woods. Nel cast Sergio Rubini e Paolo Sassanelli

Mercoledì 09 Marzo 2022, 13:04

La Puglia conquista la prima serata di Canale 5. A partire da stasera, mercoledì 9, per quattro puntate da due episodi da 50 minuti, la rete ammiraglia di Mediaset propone la miniserie «Più forti del destino» diretta da Alexis Sweet, prodotta da Fabula Pictures in collaborazione con RTI e il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission. Nonostante la serie sia stata ambientata a Palermo, infatti, le riprese sono state effettuate in Puglia tra marzo e luglio 2021. In particolare, il set è stato allestito all’interno della Villa Reale a San Cesario (Lecce), ma anche a San Vito dei Normanni (Brindisi) nel Castello Dentice di Frasso.

Protagoniste della vicenda sono le attrici Giulia Bevilacqua, Laura Chiatti e Dharma Mangia Woods. Nel cast anche un gruppo di straordinari attori pugliesi tra i quali Sergio Rubini e Paolo Sassanelli. La miniserie è il remake di una produzione francese realizzata nel 2019, il cui titolo è Le Bazar de la Charité, e prendeva spunto da un fatto realmente accaduto, l’incendio avvenuto nel Bazar de la Charité il 4 maggio 1897, in cui morirono 126 persone, di cui 118 donne.

La vicenda racconta di tre donne, Arianna, Rosalia e Costanza, rimaste sconvolte dopo l’incendio causato alla mostra delle nuove tecnologie. Tra le novità introdotte, infatti, c’è anche quella del cinematografo, tra le attrazioni che suscitano maggiore curiosità. Durante una dimostrazione del suo funzionamento, il proiettore prende fuoco, facendo divampare un terribile incendio, che produce tantissime vittime, in gran parte donne. L’evento segna in particolare le vite delle tre protagoniste: devono lottare per emanciparsi da un destino che sembra già segnato e che, allora come purtroppo ancora oggi, vede le donne faticare per essere davvero indipendenti.

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