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Andria, la vita non scade ma resta per sempre

 
Erica Mou

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Erica Mou

Femminicidio ad Andria, domani l'udienza di convalida del fermo per il marito

Domenica 17 Dicembre 2023, 12:32

Scadono i medicinali ma non le ferite. Scadono i cosmetici ma non le loro ragioni, e chissà dov’era il confine tra uno strumento di libertà e il trucco per nascondere i lividi. Scadono i generi alimentari ma non la ritualità di doverli trovare in tavola sempre alla stessa ora, altrimenti poi sono botte.

Scadono persino le scarpe da ginnastica ma non la ricerca del proprio cammino, smettono di ammortizzare i passi ma non importa quando andare verso il futuro era l’unica cosa che contava, il poter sempre scegliere e cambiare rotta. E poi ci sono tante altre cose che decidiamo noi di far scadere, un vestito quando passa di moda quel colore, una canzone quando quel genere non si ascolta più, un libro che abbiamo già letto, un amico quando si cambia scuola, un telefonino quando c’è il nuovo modello. Appiccichiamo date di scadenza alla nostra pelle quando perde collagene, al nostro dolore quando ne arriva uno nuovo, alle nostre certezze quando ci criticano, al nostro sdegno quando si spengono i riflettori e si volta pagina.
Vincenza Angrisano è stata uccisa il ventotto novembre, meno di venti giorni fa, ad Andria, in un posto che sulle pagine di questo giornale non facciamo difficoltà a chiamare casa nostra, la nostra comunità.

Vincenza Angrisano è stata uccisa con un coltello della sua cucina, con un oggetto a lei familiare, da suo marito, la persona a lei più familiare. La certezza della sua casa è diventata un campo minato dal quale stare lontana, ma in cui se devi continuare a tornare ogni passo diventa pericolo e allora prima è una lite, poi una contusione, poi il femminicidio.

Vincenza Angrisano aveva due figli che oggi sono orfani, di madre e di padre pure, perché morire non è l’unico modo per abbandonare. Scade l’amore se diventa possesso e controllo, scade e deve cambiare nome. In questo anno terribile per le cronache noi abbiamo il compito di tenere alto il racconto per tenere alta la guardia, per dire che no, la nostra condanna alla violenza non passa e no, la vita di Vincenza Angrisano non scade, resta.

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