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Natale, quest'anno meglio regali etici e consapevoli

 
Erica Mou

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Erica Mou

Natale, quest'anno meglio regali etici e consapevoli

Donare esperienze, invece che oggetti, come il biglietto per uno spettacolo teatrale o un corso di cucina

Domenica 10 Dicembre 2023, 12:07

Dopo aver passato questo lungo fine settimana a far prove generali del Natale, friggendo, infornando, stando in compagnia e decorando la casa, è probabile che adesso nel vostro salotto troneggi luminoso e addobbato un albero che attende di fare da ombrello a pacchi regalo di cui via via, nel corso delle prossime settimane, si popolerà.

Un’usanza che anticipa San Nicola o Babbo Natale, che scavalca i Re Magi e che si daterebbe addirittura a 700 anni prima di Cristo con il re dei Sabini Tito Tazio che chiese in dono ai cittadini un ramoscello di alloro colto nel bosco sacro della dea Strenia, da cui la parola «strenna» ed una tradizione, quella dei doni in questo periodo dell’anno, che si diffuse tra gli abitanti dell’antica Roma. Che cosa è oggi scambiarsi un dono? Come può essere un gesto sincero e non mosso dalla fretta e dall’automatismo di una vigilia di natale trascorsa nel panico al centro commerciale?

Alcune strade che vorrei condividere con voi vengono dall’influencer Alice Pomiato, conosciuta sui social come aliceful, che da anni promuove uno stile di vita sostenibile, etico e consapevole. Regalare cibo, ad esempio, supportando realtà locali (e ce ne sono di buonissime dalle nostre parti) che lavorano responsabilmente e in maniera artigianale.

Fare una donazione a una causa che sta a cuore a chi riceverà il dono, denaro o acquisto solidale (come per i panettoni di Amnesty International o le stelle di Natale dell’Ail). Regalare esperienze, invece che oggetti. Un biglietto per uno spettacolo teatrale o un corso di cucina, ad esempio. Fare regali che innescano circoli virtuosi, dai cosmetici a base di sole piante alle mutande mestruali, o che siano acquistati da negozi o mercati dell’usato.

Non regalare niente! Anche questa è un’opzione, le forzature d’altronde sono peggio del nulla. Personalmente amo regalare qualcosa realizzata a mano che, per quanto imperfetta, contiene cura e tempo e non disdegno il vecchio e tanto criticato riciclo. Cosa c’è di scandaloso nel donare qualcosa che non usiamo? O ancora meglio alla quale siamo legati ma che pensiamo possa far più felice un altro? Sottrarre per aggiungere mi sembra una cosa bellissima.

A voi la scelta! Anche cominciare con meno buste, incarti e fiocchi, sarebbe un gran bel regalo a tutti noi.

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