Nell’agenda di Michelle Obama, una visita al Salento e al «suo» ulivo secolare. La first lady americana ha stabilito un primo contatto con gli uffici della Provincia di Lecce, dopo aver ricevuto l’invito a visitare il Tacco d’Italia per vedere di persona «La Regina», ulivo monumentale situato in agro di Vernole, a pochi chilometri dal capoluogo salentino, che le è stato assegnato appena un anno fa per l’impegno profuso negli Usa a favore della dieta mediterranea.
In una lettera spedita direttamente dalla Casa Bianca, a firma di Andrea Mokros, la responsabile dell’ufficio che cura la pianificazione delle visite ufficiali, si spiega che «pur essendo impossibilitata a raggiungere l’Italia a causa dei numerosi impegni istituzionali», la signora Obama «conserverà l’invito in previsione di un viaggio da effettuare in un prossimo futuro» .
«La Regina» è un’imponente pianta ultramillenaria, della varietà autoctona «ogliarola leccese». Ha un’età stimata di oltre 1.400 anni e misura una circonferenza alla base di circa 14 metri e può arrivare a produrre fino a sei quintali di olive. L’atto ufficiale di assegnazione a Michelle Obama dell’ulivo monumentale è stato firmato il 25 maggio dello scorso anno, in occasione del Festival della Dieta Med-italiana di Lecce.
Sia i ragazzi promotori dell’omonimo movimento, studenti dell’istituto «Galilei - Costa» di Lecce, sia gli amministratori autori dell’invito - Antonio Gabellone e Francesco Pacella, rispettivamente presidente e assessore della Provincia di Lecce, Leo Piccinno e Benedetto De Serio, presidente e direttore di Coldiretti Lecce, Alfredo Prete, presidente della Camera di Commercio di Lecce, Michele Doria, presidente della Cooperativa S. Anna di Vernole e i sindaci di Lecce e Vernole, Paolo Perrone e Mario Mangione - sono naturalmente onorati e contenti di poter sperare di ricevere in visita una delle donne più importanti del pianeta.
Nota curiosa di questa bella storia è che la visita all’ulivo di Michelle Obama è diventata una tappa «obbligata» per i turisti. Ne sa qualcosa Michele Doria (presidente della cooperativa che produce l’extravergine con le olive della first lady), che da oltre un anno riceve costantemente richieste da parte di visitatori italiani e stranieri.
















