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Festa mobile nel Salento «Fineterra», da una sponda all’altra del «mare nostrum»

 
Festa mobile nel Salento «Fineterra», da una sponda all’altra del «mare nostrum»

Venerdì 13 Luglio 2012, 08:59

03 Febbraio 2016, 01:15

di GLORIA INDENNITATE
Nove giorni nel Salento con «Fineterra», festa mobile di arti e pensieri del Mediterraneo. Si terrà dal 28 luglio al 5 agosto la manifestazione di scena in paesi, piazze e palazzi del Salento eletti a luoghi di dialoghi, incontri, suoni e gesti per raccontare cosa accade sulle sponde del Mediterraneo. Presentato ieri a Lecce il ricco cartellone itinerante - che coinvolge Vernole, Gagliano del Capo, Nardò, Calimera, Muro Leccese, Gallipoli, Otranto, Maglie, Cannole, Corsano e Casarano - promosso dall’assessorato alla Cultura della Provincia e dall’Istituto per le Cultura Mediterranee, dal Comune e dalla Camera di Commercio di Lecce, col patrocinio del ministero per i Beni e le Attività culturali. 

Si incontreranno blogger protagonisti delle rivoluzioni sociali e politiche nel Paesi del «Mare nostrum» e giornalisti italiani impegnati a raccontare gli eventi di guerra, e non; giovani fumettisti che hanno raccontato e innescato la fine dei regimi, come la tunisina Nadia Khiari e il suo gatto Willis, con i prim’attori storici della satira italiana. Ci sarà la danza di coreografi del calibro di Paolo Fossa e dei coreografi egiziani accanto agli spettacoli dei Cantieri Teatrali Koreja e di Astràgali. Zoom sull’arte doc, come quella della mostra curata da Ludovico Pratesi e Capo d’Arte con opere di Michelangelo Pistoletto, e una collettiva di giovani siriani in rivolta contro il regime. Non manca la colonna sonora di «Fineterra », ossia, «Kifaya», brano inedito di Eugenio Bennato, che vuol dire «Basta! »: è stato il grido delle piazze e diventa il ritmo del nuovo Mediterraneo. 

Ospiti prestigiosi animeranno la kermesse, sin dalla giornata d’esordio (ore 9) che vedrà nel Castello di Acaya (Vernole) una tavola rotonda intorno all’opera «Love difference» di Pistoletto. Parteciperanno anche la giornalista Rai Monica Maggioni, consulente artistico della manifestazione, Staffan De Mistura, Stefano Bartezzaghi, Edoardo Winspeare, Ettore Sequi, Elena Carletti, Pascal Hachem, Adrian Paci. Senza soluzione di continuità, si passa in piazza delle Erbe a Nardò per «I blogger della rivoluzione: giornalisti di ieri e di oggi» con Kerim Bouzouita, protagonista della rivoluzione tunisina, Shiraz Jerbi, Francesca Caferri e Toni Capuozzo. 

Non meno accattivante il programma del 29 luglio, per il quale segnaliamo nella storicità barocca di Palazzo dei Celestini a Lecce «Processo a Gheddafi - Tribunale in piazza» con Annamaria Bernardini de Pace, Alfredo Mantovano, Maurizio Paniz e Fabrizio Saccomanno. Cambia la scena, ma non il luogo, nella proposta della sera successiva con «Grafica e fumetto della rivoluzione» dove spicca la presenza del geniale Emilio Giannelli accanto a Nadia Khiari, Nidhaleddine Ghariani. 

Il 31 luglio, invece, nella Liberrima, ping-pong tra Marina Valensise e Aldo Bonomi su «Il sole sorge a Sud», mentre il primo agosto l’«anima migrante» Raiz sarà ospite a Corsano per «Ti racconto a Capo», dialogo interculturale ed interreligioso con Vito Angiuli, vescovo di Ugento ed il rabbino Rav Scialom Bahbout. 

E ancora, il 2 agosto, a Porta Alfonsina di Otranto, dibattito con gli scrittori Fatos Lubonja, Alessandro Leogrande, e danza nella Masseria Torcito di Cannole con «Meddance-incontri in movimento» che vede l’intervento di Paolo Fossa. La sera dopo nel Castello di Acaya Eugenio Bennato sarà impegnato in una conversazione su «Musica e rivolta» con blogger iraniani e siriani e il 4 agosto torna Monica Maggioni, questa volta in qualità di moderatrice del faccia a faccia tra Raffaele Fitto e Grigoris Psarianos. 

Titoli di coda il 5 agosto nell’atrio di Palazzo dei Celestini col concerto «Kifaya» di Bennato.
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