Lunedì 06 Ottobre 2025 | 15:04

Abuso di farmaci, è allarme tra i giovani pugliesi

 
Maristella Massari

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Maristella Massari

Abuso di farmaci, è allarme tra i giovani pugliesi

Cresce l’utilizzo improprio. I farmacisti in prima linea con i Carabinieri del Nas

Lunedì 06 Ottobre 2025, 12:34

Falsificano ricette, rubano ricettari, cercano scorciatoie per ottenere psicofarmaci e antidolorifici da usare fuori controllo medico. È il volto nuovo – e inquietante – dell’abuso di farmaci che si sta diffondendo soprattutto tra i più giovani, attratti dagli effetti euforizzanti di sostanze ad alto rischio, spesso combinate con alcol. Un fenomeno che corre veloce, si evolve con le tecnologie e mette a dura prova i presìdi territoriali della salute.

Ne hanno discusso a Bari, farmacisti, esperti e rappresentanti delle istituzioni nel corso del convegno promosso dall’Ordine dei Farmacisti di Bari e Bat dal titolo «Farmaci d’abuso, uso improprio e falsificazione delle prescrizioni. Psicofarmaci, antidolorifici e oppioidi – Vigilanza, legislazione e responsabilità».

Sul tavolo, un quadro complesso e in continua mutazione: l’azione incisiva delle forze dell’ordine sul web – con l’oscuramento di centinaia di siti che vendevano farmaci illegalmente – ha spinto la criminalità a cambiare rotta, puntando direttamente alle farmacie con ricette false o contraffatte, spesso intestate a medici ignari o inesistenti. Un sistema illecito che alimenta il mercato sommerso di oppioidi, anabolizzanti e sostanze dopanti, trasformando le farmacie in primo fronte di vigilanza contro un rischio sanitario e sociale sempre più grave.

Di fronte a questa escalation, i farmacisti hanno scelto di reagire compatti, rafforzando la collaborazione con le istituzioni e, in particolare, con i Carabinieri del Nas. Una sinergia che si è rivelata determinante per intercettare segnali sospetti, smantellare reti criminali e tutelare la salute dei cittadini, soprattutto dei più giovani, le principali vittime di un fenomeno che si intreccia con disagio, solitudine e dipendenze.

Nel corso dell’incontro è stato anche presentato un decalogo operativo che sarà diffuso nei prossimi giorni a tutte le farmacie della provincia.

L’obiettivo è fornire strumenti pratici per riconoscere e gestire situazioni a rischio, contrastare l’uso improprio dei farmaci e garantire la sicurezza degli operatori.

Al confronto hanno preso parte l’onorevole Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato alla Salute, il generale Raffaele Covetti, comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute, la professoressa Anna Maria De Luca, ordinario di Farmacologia, il colonnello Maruska Strappatelli, comandante Nas presso l’Agenzia Italiana del Farmaco, il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bari e Bat senatore Luigi D’Ambrosio Lettieri, il presidente di Federfarma Puglia Vito Novielli, il generale di brigata Gianluca Trombetti, comandante provinciale dei Carabinieri di Bari, il colonnello Massimiliano Galasso, comandante provinciale Carabinieri BAT e il dottor Michele Dalfino Spinelli, presidente della Fondazione Ruggieri.

«Le farmacie – ha dichiarato l’on. Marcello Gemmato – rappresentano un presidio fondamentale per prevenire e contrastare l’uso improprio dei medicinali. È necessario che restino un punto di riferimento sicuro, in sinergia con le autorità di vigilanza e con i Carabinieri del NAS, che svolgono un ruolo essenziale nel controllo e nelle attività investigative».

«In Italia – ha aggiunto il presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Bari e Bat Luigi D’Ambrosio Lettieri – il fenomeno dell’approvvigionamento fraudolento di medicinali ha assunto le dimensioni di un allarme sociale. Spesso ci troviamo davanti a prescrizioni apparentemente regolari ma rilasciate a nome di medici inesistenti».

«È una nuova forma di criminalità che si infiltra nel sistema sanitario, e di fronte alla quale il farmacista, pur non essendo un investigatore, - ha concluso il presidente dell’Ordine dei Farmacisti -, ha sviluppato una sensibilità preziosa nel riconoscere segnali di rischio e nel collaborare con le forze dell’ordine».

Un impegno condiviso, dunque, per difendere la legalità e la salute pubblica. Perché dietro ogni confezione di farmaci ottenuta illegalmente c’è un rischio concreto, un giovane da proteggere, un presidio di fiducia da difendere.

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