Rfi e Trenitalia annunciano la riapertura della Taranto-Potenza-Salerno, dove il 30 giugno termineranno i lavori in corso. Ma dal 1° luglio (e fino al 31 agosto) chiuderà per altri lavori la linea Bari-Taranto. Non c’è pace per i viaggiatori pugliesi, che - dopo l’ultima chiusura di inizio giugno sulla Napoli-Bari, hanno perso il treno diretto tra i due capoluoghi di regione.
Con ordine. Da martedì 1° luglio fino al 31 agosto la linea Bari-Taranto sarà interessata da lavori per 85 milioni (cui se ne aggiungono 38 per la nuova stazione di Taranto): si tratta - dice Rfi - di interventi propedeutici all’attivazione dell’Ertms (un sistema di controllo del traffico ferroviario) nella tratta Bari Parco Nord - Gioia del Colle, al rinnovo dei binari tra Gioia del Colle e Grottalupara e a interventi nella stazione di Acquaviva.
È una decisione che rende nuovamente problematici i collegamenti diretti tra la Puglia e la Calabria, già fermi dal 22 aprile al 31 maggio per la sostituzione del ponte sul fiume Lato tra Palagiano-Chiatona e Castellaneta Marina. Per tutta l'estate, dunque, i treni diretti verso la Calabria arriveranno a Taranto passando per Brindisi, con aumenti di tempo di percorrenza di circa un’ora.
Per fare fronte alla sospensione trenitalia ha predisposto autobus sostitutivi e cambi di percorso. Gli Intercity Milano-Lecce andranno via Brindisi-Ostuni-Fasano e sostituiti con bus sulla linea interrotta. Gli Intercity Bari-Reggio Calabria saranno deviati via Taranto-Brindisi-Bari, i Taranto-Roma via Battipaglia - Potenza.
Martedì 1° luglio riprenderanno i collegamenti sulla linea Taranto-Potenza-Salerno, dopo la conclusione dei lavori. Tornano quindi a circolare il Frecciarossa Milano-Roma-Salerno-Potenza-Taranto, due coppie di Intercity Roma-Taranto e una coppia di treni regionali Taranto-Potenza-Napoli.
Ma ci sono anche notizie meno buone. Dall’8 al 15 giugno Rfi ha sospeso la circolazione sulla linea tra Bari e Napoli per consentire l’attivazione di una nuova tratta propedeutica al completamento dell’alta capacità. Al riavvio del servizio sono «spariti», senza annunci e senza giustificazioni, gli Intercity tra Napoli e Bari inaugurati due anni fa (luglio 2023) dopo oltre vent’anni di attesa. Il servizio univa i due capoluoghi in 4 ore e 10 minuti potrebbe non aver incontrato il gradimento del mercato anche per via del tempo di percorrenza, non competitivo se confrontato con i bus (tre ore): la stessa soluzione attuale, che da Bari prevede il cambio a Caserta (con un Regionale veloce o un Intercity verso Napoli) impiega poco meno di quattro ore. Ma è significativo che Trenitalia abbia abolito la coppia di Intercity senza darne comunicazione.
Lo stop ai treni sulla Bari-Taranto si intreccia intanto con la protesta dei pendolari, secondo cui il servizio sostitutivo su gomma è «del tutto inadeguato». C’è una petizione sulla piattaforma Change.org per chiedere orari migliori, perché dopo i bus della prima mattina le uniche alternative comportano tempi lunghi o cambi non praticabili. «Chiediamo - dice la petizione - un numero maggiore di bus sostitutivi, orari più flessibili e corse dirette».