La violenza sulle donne non è soltanto quella fisica, che purtroppo ha conquistato da tempo le cronache. Ce n’è anche un’altra, più subdola perché molto meno visibile, che irretisce, tiene in scacco e annulla psicologicamente soprattutto le donne anziane e la loro autonomia: il divieto di gestire finanziariamente la propria vita.
Se ne è discusso, all’Hotel Excelsior di Bari, durante il convegno “Emancipazione finanziaria delle donne anziane”, che ha concluso il percorso regionale di formazione all’educazione finanziaria rivolto alle pensionate della Uil Pensionati Puglia. L’iniziativa, organizzata dalla Uilp Puglia e dal suo Coordinamento Pari Opportunità regionale, ha riscosso grande partecipazione, coinvolgendo esperti del settore finanziario, dirigenti sindacali, pensionate e pensionati. Al convegno moderato dalla segretaria generale della Uilp Puglia, Tiziana Carella, hanno partecipato Elisabetta Vaccarella, assessora alla Giustizia, Benessere Sociale e Diritti Civili del Comune di Bari, Giovanna Leone, responsabile del Coordinamento Pari Opportunità Uilp Puglia e Annarita Gianniello, segretaria regionale Uil Puglia con delega a Pari Opportunità, Mobbing e Stalking.
L’obiettivo principale del progetto è stato favorire la consapevolezza e l’autonomia economica delle donne anziane, troppo spesso escluse da percorsi formativi di base e da strumenti di autodeterminazione in ambito economico-finanziario. In un clima di ascolto e condivisione, le partecipanti hanno potuto acquisire competenze fondamentali per la gestione del proprio bilancio, l’uso degli strumenti bancari digitali e la comprensione dei propri diritti patrimoniali.
Dai dati emersi nel corso degli incontri formativi, condotti in diversi comuni pugliesi – Bari, Taranto, San Pancrazio Salentino, Torremaggiore e Galatina – è risultata evidente una diffusa carenza di alfabetizzazione finanziaria tra le donne anziane. Molte delle partecipanti, infatti, non possedevano conoscenze di base sulla gestione del conto corrente, l’utilizzo dell’home banking, la pianificazione delle spese o l’uso di strumenti elettronici di pagamento. Ancora più preoccupante è la scarsa conoscenza su temi fondamentali come testamenti, donazioni, successioni e istituti giuridici di protezione, come la procura o l’amministratore di sostegno. Ed è proprio questo che le porta a forme di dipendenza e di sottomissione nei confronti dei familiari più stretti.
“Sappiamo che in Italia il 18% delle donne non ha un conto corrente. Percentuale che diventa del 37% per le over 60. La scarsa conoscenza e la poca dimestichezza nella gestione delle proprie risorse genera ancora oggi – ha spiegato Tiziana Carella, segretaria generale della Uil Pensionati Puglia – forme di dipendenza e sottomissione nei confronti di mariti, figli o nipoti. Liberare le donne, in particolare le donne anziane, dalla dipendenza economica significa, in molti casi, salvarle da situazioni familiari segnate da violenza fisica, psicologica o economica. Questo percorso, nato grazie alla spinta della segreteria nazionale Uil Pensionati e del Coordinamento Pari Opportunità Uilp, è stato accolto con convinzione dalla Uil Pensionati Puglia. Crediamo fortemente, infatti, che investire nell’educazione finanziaria delle donne anziane non sia solo un atto di giustizia sociale, ma anche un investimento per una società più equa e solidale. Le donne anziane, consapevoli dei propri diritti economici sono donne più libere e capaci di contribuire attivamente alla vita sociale e familiare”.
Le conclusioni sono state tratte da Livia Piersanti, segretaria Nazionale Uil Pensionati e promotrice del percorso a livello nazionale: “La violenza economica – ha detto – è una delle forme più insidiose e invisibili di abuso, perché si insinua nella quotidianità e priva le donne della possibilità di scegliere, decidere e autodeterminarsi. Il nostro impegno come Uil Pensionati è di costruire strumenti concreti di emancipazione, partendo dall’educazione e dalla formazione. Il percorso pugliese è stato un modello virtuoso che vorremmo replicare in tutte le regioni. Dobbiamo rafforzare la rete di supporto e informazione sul territorio, affinché nessuna donna, soprattutto in età avanzata, si senta più sola o impotente di fronte a scelte economiche che riguardano la propria vita. È tempo di restituire dignità e voce alle nostre pensionate”.
Il successo del percorso conferma la necessità di renderlo permanente e diffuso. La Uilp Puglia continuerà a impegnarsi per sostenere l’indipendenza economica delle donne anziane, come strumento di contrasto alla violenza, di tutela della dignità e di promozione dell’equità sociale.