Giovedì 09 Ottobre 2025 | 02:27

Film Commission, dopo i conflitti di interesse c'è il «giallo» della scadenza del cda

 
massimiliano scagliarini

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massimiliano scagliarini

Film Commission, dopo i conflitti di interesse c'è il <giallo> della scadenza del cda

La presidente Tosto e i due consiglieri nominati nel 2023: Il collegio sindacale: dopo aver approvato statuto e regolamenti devono dimettersi

Venerdì 23 Maggio 2025, 11:06

11:26

BARI - Nell’audizione in Sesta commissione di mercoledì sul caso del conflitto di interessi nella gestione del Film Fund, è emerso - l’ha rilevato Tonia Spina (FdI) - che Apulia Film Commission non ha pubblicato (obbligo di legge) la data di scadenza del cda presieduto dall’ex magistrato Annamaria Tosto e completato da due dirigenti dei Comuni di Bari e Taranto. Un cda «commissariale» che però sembrerebbe aver esaurito il suo mandato.

Bisogna tornare al 2022, quando una guerra con il direttore generale Antonio Parente portò alle dimissioni della presidente Dellomonaco e alla paralisi della Fondazione. Il presidente Michele Emiliano scelse allora una soluzione tecnica con l’obiettivo di riformare Afc: prima puntò su un dirigente della Regione (ma non si poteva), quindi virò sulla dottoressa Tosto da poco in pensione dopo aver guidato la Procura generale di Bari.

Le cariche in Afc durano quattro anni. Ma nel verbale dell’assemblea dei soci di gennaio 2023 in cui la Regione propone Tosto c’è una annotazione della presidente del collegio sindacale Barbara Premoli: «Il Consiglio di amministrazione appena nominato - c’è scritto - ha il compito di rivedere lo Statuto e i regolamenti interni per la gestione amministrativa dell’ente; la durata di tale consiglio è quella prevista da Statuto, ma [Premoli] ribadisce che saranno i consiglieri stessi, portato a termine il compito affidato, a rimettere il proprio mandato per la costituzione di un CdA legato al settore dell’audiovisivo».

Lo statuto è stato approvato nell’assemblea dei soci di luglio 2024, e prevede ora che la Regione abbia sempre la maggioranza e soprattutto prevede le modalità di sostituzione dei singoli componenti del cda in caso di dimissioni. A novembre 2024 è stato approvato il regolamento di funzionamento interno, a dicembre quello sul finanziamento alle rassegne cinematografiche, ad aprile 2025 il nuovo piano anticorruzione. Il lavoro del cda «tecnico» sembrerebbe dunque concluso. Non risulta tuttavia ancora convocata l’assemblea dei soci, né la Regione ha notizia di determinazioni assunte dai componenti del cda (il Comune di Bari fa sapere che «verificherà» la posizione della sua dirigente). Oggi, intanto, il responsabile anticorruzione dovrebbe esaminare il caso della dipendente Martina Lovascio che ha partecipato come segretaria all’esame dei progetti candidati al Film Fund, in cui è stato finanziato anche quello della società di produzione di cui la dipendente possiede il 15%. 

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