BARI - La conversione in legge del decreto Pa, votata con la fiducia al Senato la scorsa settimana, ha portato tra le altre una novità che riguarda le graduatorie dei concorsi pubblici. Una norma inserita nel testo di base ha infatti disposto la proroga (da due a tre anni) di tutte le graduatorie relative ai concorsi conclusi negli anni 2024 e 2025. Ma un ordine del giorno del deputato pugliese Marco Lacarra, accolto dal governo, ha esteso la proroga a tutte le graduatorie vigenti alla data di entrata in vigore del decreto.
Le graduatorie dei concorsi pubblici hanno normalmente durata biennale. Molte Regioni, tra cui la Puglia, sono intervenute per prorogarle di ulteriori 12 mesi: a ottobre 2024, su proposta di Francesco Paolicelli (Pd), il Consiglio ha infatti approvato una norma che riguardava le sole graduatorie in scadenza dal 16 ottobre al 31 dicembre 2024, annunciando poi la volontà di disporre analoga proroga per quelle in scadenza nel 2025.
La disposizione contenuta nel decreto Pa supera tutti, così come l’ordine del giorno di Lacarra del 23 aprile che interviene della disposizione sulla norma di proroga (articolo 3, comma 1, lettera d, n. 3.1) «nel senso di applicare l'estensione triennale della durata della validità delle graduatorie dei concorsi pubblici per il reclutamento di personale relativi agli enti locali alle graduatorie vigenti alla data di entrata in vigore del decreto-legge». Dovrà dunque essere emanata una circolare interpretativa (o un decreto attuativo) per chiarire che la proroga si applica non solo a tutti i concorsi conclusi dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, ma anche a tutte le graduatorie non scadute alla data del 15 marzo 2025 che dunque risulteranno valide per ulteriori 12 mesi.
Il decreto contiene numerose norme in materia di concorsi pubblici, a partire dalla sospensione per due anni (2024 e 2025) della cosiddetta disposizione taglia-idonei (che prevedeva di limitare il numero di idonei non vincitori ad un massimo del 20% dei posti previsti). L’utilizzo in scorrimento delle graduatorie può avvenire anche per le assunzioni a tempo determinato. Ci sono poi alcune disposizioni in materia di trasparenza, con l’obbligo di pubblicare il diario delle prove, i punteggi e l’elenco dei candidati che le superano. Un’altra disposizione riguarda i medici di famiglia, per i quali è prevista la possibilità di rimanere in servizio fino a 72 anni.