MANFREDONIA - Soffia forte il vento del Golfo che a Manfredonia, complice la festa regionale del Partito democratico, mette alla prova la costellazione delle sinistre con l’obiettivo di non ripetere errori e dispersioni commessi in passato.
Non deludono le attese due fuoriclasse delle preferenze come l’ex sindaco di Bari ora deputato europeo, Antonio Decaro, e l’attuale presidente nazionale di Sinistra Italiana, l’ex presidente della Regione Nichi Vendola, a confronto su Sud ed Europa nel panel finale della festa regionale del Pd, moderato dal direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Mimmo Mazza, presente anche Georgia Tramacere, vicesindaco di Aradeo e prima dei non eletti nella lista Pd per Bruxelles.
Vendola ha parlato di una «nuova stagione più che di una rimpatriata tra vecchi amici del centrosinistra con l’obiettivo di dare forza ad una coalizione che si sta consolidando, purché nel ragionamento tra Pd, M5s e Avs non ci sia soltanto l’idea di voler vincere, ma il dovere di vincere per impedire lo smembramento dell’Italia messa in piedi dalla destra e contro la regressione istituzionale.
«Il problema non è aggiungere un posto a tavola, ma recuperare il rapporto con chi soffre, nelle periferie e nelle fabbriche. Riconnetterci con i mondi che abbiamo deve essere il nostro obiettivo», ha aggiunto Vendola che ha rimarcato il ruolo dell’Europa pur criticando la presidente della commissione Von der Leine «per i continui finanziamenti che rischiano di far esplodere i nazionalismi che nel nostro continente tra due guerre mondiali hanno provocato cinquanta milioni di morti».
Per l’eurodeputato Decaro non vi è dubbio che occorre «superare l’idea della rimpatriata ma lavorare ad un progetto ed un programma del centrosinistra per il futuro». «Spero che questa esperienza ci possa portare a stare insieme, valorizzando le cose che ci tengono uniti più che quelle che ci dividono, ma occorre evitare quanto accaduto alle politiche del 2022 anche per nostra responsabilità», ha rimarcato l’ex sindaco di Bari...