BARI - Tutto è partito da una lettera anonima estremamente dettagliata. Un esposto che, finito nelle mani del Nirs all’epoca guidato dall’avvocato Antonio La Scala, ha portato nel 2022 gli ispettori regionali della sanità a compiere un’ispezione al centro di riabilitazione Osmairm, la principale struttura sanitaria privata del Tarantino. Ne è venuta fuori una relazione molto critica che è stata trasmessa non solo agli uffici della Regione, come di norma, ma anche alla Procura.
Il caso della sede di Martina Franca dell’Osmairm, per la quale il Dipartimento salute ha disposto la chiusura, avviato le procedure di revoca dell’accreditamento in parallelo a una indagine della Procura di Taranto, ha dunque una genesi «interna» alla stessa Regione. Tanto che, nella lettera di maggio, gli uffici hanno contestato all’Osmairm di aver «appreso per le vie brevi» che il centro ambulatoriale di riabilitazione di Martina era stato trasferito senza autorizzazione. Ad accorgersi dell’irregolarità avrebbe dovuto essere la Asl di Taranto, che firma i contratti con le strutture accreditate del suo territorio e che fin dal 2021 doveva pronunciarsi sul cambio di sede dell’ambulatorio. Invece ad aprile scorso è intervenuta la Finanza, che...
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