BARI - È quello che accade tutte le volte in cui i ministeri segnalano la possibile incostituzionalità di una norma regionale: si apre un confronto per vedere se è possibile evitare il contenzioso. Ma stamattina, nella riunione convocata in videoconferenza con il Dipartimento per gli affari regionali, la Puglia si gioca un pezzo molto importante delle sue strategie di sviluppo. Quelle che riguardano la gestione del servizio idrico e dunque Acquedotto Pugliese, la principale società pubblica del Mezzogiorno cui la Regione vorrebbe rinnovare per trent’anni la concessione evitando così la gara d’appalto e dunque il rischio che la gestione finisca in mano a un player privato. Il problema è che - per il governo - non si può fare...
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