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Emergenza casa, nel 2021 in Puglia 2.675 sfratti: il caro-affitti pesa

 
Alessandra Colucci

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Alessandra Colucci

Emergenza casa, nel 2021 in Puglia 2.675 sfratti: il caro-affitti pesa

L’accusa dei sindacati degli inquilini: «Il fondo di sostegno alla locazione non è stato rifinanziato contravvenendo alla legge»

Sabato 29 Luglio 2023, 12:54

BARI - Il Fondo nazionale a sostegno dei canoni di locazione e morosità incolpevole, l’istituzione delle Agenzie comunali sociali per la casa e la modifica della legge regionale sulle assegnazioni e di determinazione dei canoni di locazione nell’Edilizia pubblica iscritta all’ordine del giorno del Consiglio regionale: questi i temi sui quali i segretari regionali del Sunia, Nicola Zambetti, del Sicet, Carmine Chiusano, e dell’Uniat, Anna Pesce, hanno ribadito, ieri, nel corso di una conferenza stampa, le proprie posizioni.

Un’emergenza, quella abitativa, a proposito della quale i tre hanno chiesto maggiore attenzione e, soprattutto, azioni concrete. Il tema della disponibilità delle case e del caro-affitti è tornato alla ribalta nei mesi scorsi, in seguito alla protesta degli studenti universitari che, dormendo in tenda, hanno così acceso un riflettore su un’emergenza ogni giorno più pressante. E non si tratta solo degli studenti, ma anche di lavoratori e famiglie.

«Per il 2023 - ha spiegato Zambetti - il Governo non ha rifinanziato il fondo di sostegno alla locazione, contravvenendo all’art.11 della legge 431/98 che prevede l’esistenza del fondo nazionale. Gli ultimi fondi stanziati sono stati 330 milioni di euro di cui 27.277.078 sono stati assegnati alla Regione Puglia». Dati alla mano, «ai bandi comunali - ha aggiunto - hanno partecipato 20.959 famiglie pugliesi per un fabbisogno totale di oltre 46 milioni di euro. Il numero delle domande e il conseguente fabbisogno non rispecchiano le reali necessità in quanto migliaia di famiglie non hanno potuto partecipare al bando poiché beneficiari del reddito di cittadinanza».

Invocata, quindi, l’azione del Governo centrale, anche alla luce del recente intervento del ministro Matteo Salvini: in Senato, ha annunciato che «nella prossima legge finanziaria si saranno previsti solo aiuti per le famiglie morose incolpevoli mentre per quanto riguarda il fondo sostegno alla locazione non vi è nessuna intenzione di rifinanziarlo». Quindi, le famiglie continuano ad impoverirsi e vengono sfrattate e, i numeri diffusi non lasciano spazio ai dubbi: «Nel 2021 in Puglia sono stati convalidati 2.673 sfratti di cui per morosità 2.235 e sono stati eseguiti con la forza pubblica 560».

All’ordine del giorno del Consiglio regionale è stata iscritta una legge, squisitamente dedicata all’assegnazione e alla determinazione dei canoni di edilizia residenziale pubblica che dovrebbe essere esaminata in autunno, alla ripresa delle attività dopo la pausa estiva.

E, il mese scorso, dopo l’approvazione in V commissione, la consigliera Pd Lucia Parchitelli, prima firmataria della proposta, ha illustrato le principali novità introdotte dal documento, la cui gestazione è durata un anno. «Dalla decadenza dall’assegnazione dell’alloggio per gli autori di delitti di violenza domestica - ha elencato - all’istituzione da parte dell’ente gestore di un fondo sociale da utilizzare per coloro che non sono in grado di sostenere l’onere del canone di locazione». Tra le altre novità, sono previste modifiche sul procedimento per l’assegnazione tramite bando pubblico, sui punteggi da attribuire ai richiedenti, sull’accertamento del reddito, sulla facoltà dei comuni di pubblicare bandi integrativi, sulla verifica dei requisiti prima dell’assegnazione, sulla disponibilità degli alloggi da assegnare, sui tempi per la scelta e consegna degli alloggi, sul subentro nel contratto di locazione e domanda di assegnazione. Spazio, infine, alla parte relativa all’occupazione e alle cessioni illegali degli alloggi, con la previsione di una sanzione amministrativa da versare al Comune.

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