Domenica 19 Ottobre 2025 | 08:56

Inter, sale la febbre Champions League: dalla Puglia la carica di tifosi a Istanbul

Inter, sale la febbre Champions League: dalla Puglia la carica di tifosi a Istanbul

 
Bianca Chiriatti

Reporter:

Bianca Chiriatti

Inter, sale la febbre Champions League: dalla Puglia la carica di tifosi a Istanbul

l'arrivo del pullman nerazzurro in Turchia

C'è chi è già partito ieri, facendo scalo a Sofia e viaggiando in bus per risparmiare qualche euro: le voci dei supporter nerazzurri che da tutta la regione si stanno spostando per vivere una delle notti più indimenticabili del calcio

Venerdì 09 Giugno 2023, 10:52

ISTANBUL - 9 giugno 2023. Oggi è il 39esimo compleanno di Wesley Sneijder, e chi c'era nel 2010 ricorda con orgoglio il centrocampista olandese, tra i protagonisti assoluti della stagione più indimenticabile dell'Inter, quella del triplete. Sono passati 13 anni da quella notte di Madrid, non c'è più Mourinho ma in panchina siede Simone Inzaghi, in attacco Eto'o e Milito, autore della doppietta che strappò via la coppa al Bayern Monaco, ispirano le gesta degli attuali Lautaro, Lukaku e Dzeko. Sneijder, a poche ore dalla finale di Champions League, domani alle 21 in diretta anche su Canale 5, ha definito l'Inter «organizzata». Il Manchester City, almeno sulla carta, oggi è la squadra più forte d'Europa, forse anche del mondo. Ma è una finale che all'inizio della stagione nessuno avrebbe mai pensato di raggiungere. È una di quelle notti in cui chi tifa Inter da tutta la vita vuole dire: «Io c'ero». E non importa se si dovrà stringere un po' la cinghia sulle vacanze estive, quest'anno. La mèta più ambita, in queste ore, è solo una: Ataturk Olimpic Stadium.

(Umberto Marzano)

Umberto Marzano ha 38 anni, fa il farmacista, è nato e vive a Lecce. In queste ore è in partenza per Bari, da dove sabato mattina, proprio il giorno della partita, prenderà il volo diretto di Turkish Airlines Bari-Istanbul, che sarà assaltato dai tifosi: «Parto da solo, ma lì incontro un amico - racconta alla «Gazzetta» - seguo l'Inter da quando ero ragazzino e giocava Ronaldo "il Fenomeno". Qualcuno storce il naso quando dico che anche senza compagnia partirei per seguire le mie passioni, ma si vive una volta sola». E non si può che condividere. Anche perché per Umberto si tratta di una passione innata, non del tutto tramandata in famiglia: «Mio fratello tifa Milan, i miei genitori non seguono il calcio. Mio nonno invece era interista, ma è mancato nel '98, proprio quando io cominciavo ad appassionarmi: è stato come un passaggio di testimone».

Un po' diversa è la storia di Matteo Capone, anche lui salentino ma da anni a Milano per studio e lavoro. Quasi 30enne, fa l'ingegnere biomedico ma si occupa anche di sport management, lo intercettiamo in aeroporto in partenza per Sofia: «Un viaggio della speranza - commenta - con l'aereo in Bulgaria, poi bus notturno fino a Istanbul. Era la soluzione più economica». La mamma di Matteo è juventina, ma il papà tifa Inter, e per questa partita gli ha fatto un dono speciale: «Non ho mai indossato nulla della squadra allo stadio, pur essendo ormai da diverse stagioni abbonato in curva. Ma per questa occasione, mio padre mi ha dato la sua maglia nerazzurra, che conservava gelosamente in un cassetto». Un affare di famiglia.

(Matteo Capone)

Delicata è stata la questione dell'acquisto dei biglietti, come racconta anche il 42enne Lello Cinqui, presidente da anni dell'Inter Club di Fasano (Br): «Veniva emesso un voucher, a seconda dell'anzianità della tessera o dell'abbonamento a San Siro - racconta - solo che si è poi scoperto che questi tagliandi non erano nominali, e c'è stata una compravendita non troppo limpida». Sta di fatto che la curva nerazzurra sarà piena, anche di pugliesi, specialmente di chi, proprio come Cinqui, a quella finale di Madrid nel 2010 non ha potuto partecipare: «Parto con un gruppo di tifosi, tra Fasano e Locorotondo, dove ho un'attività. Con il club abbiamo raggiunto dei bei risultati: nel 2007 ho fatto un finanziamento per rilevarlo e comprare quello che c'era all'interno. Sono passati da qui Zanetti, Cambiasso, Materazzi, e per uno che è nato in una famiglia con papà romanista e fratello maggiore tifoso del Milan, è un bel traguardo».

(Lello Cinqui)

I nostri «inviati» svelano poi che la Uefa ha tentato di «dividere» un po' le zone di Istanbul, suggerendo agli interisti alcuni punti della città in cui alloggiare, in modo da creare diverse «fan zone»: «Per me è la prima trasferta internazionale, non avevo neanche il passaporto - riprende Marzano - il derby di ritorno della semifinale l'ho visto a San Siro (che sarà aperto ai tifosi per vedere anche la finale tutti insieme). I prezzi degli alloggi non sono stati improponibili, ma comunque quell'atmosfera sarà impagabile». È stato a Porto invece Capone, che spera di non avere «le stesse difficoltà logistiche per entrare, tanto che questa volta ci hanno chiesto di arrivare allo stadio per le 14, in modo da sbrigare tutte le procedure di controllo». E se Cinqui ha organizzato l'acquisto dei biglietti per tutto il gruppo con cui parte, confessa: «Al momento non so neanche in quale hotel dormiremo. Di quello se ne occupano i miei amici».

Insomma, l'ansia sale, i voli di ritorno sono già stracolmi (prezzi fino a 330 euro, con scali a Budapest, Sofia, Tel Aviv). Pronostici per scaramanzia non se ne fanno, l'unica certezza secondo i pugliesi è che Lautaro sarà in campo dal primo minuto, mentre il dibattito si apre sul far partire dalla panchina Lukaku o Dzeko. La partita secca può rivelare sorprese, e tra i «segreti» di questa Inter i nostri intervistati sperano nel «contropiede» e nel «gioco all'italiana». Nella fase dei preliminari il City in finale era dato a 2,50 dai bookmakers, l'Inter a 50,00. Tutto può succedere.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)