Il sito Phica.eu ha annunciato la chiusura definitiva. La decisione arriva in seguito alle forti polemiche degli ultimi giorni e, soprattutto, all’allarme lanciato dall’attrice e content creator tarantina Anna Madaro, che come raccontato in prima battuta sulla Gazzetta ha denunciato di essere finita a sua insaputa tra i contenuti del forum.
Il portale, nato come spazio di discussione e condivisione personale, era da tempo finito nel mirino per l’uso distorto da parte di alcuni utenti: foto e video di donne – dalle più note a persone comuni, comprese ragazze minorenni – venivano pubblicati e commentati con frasi sessiste e violente.
«Sul sito – ha raccontato Madaro – ho trovato tre anni di mie foto, video e screenshot di dirette, dati in pasto a chiunque con commenti disgustosi e pericolosi». L’attrice, che ha sporto denuncia alla Questura di Taranto, ha anche rilanciato sui social una petizione online che chiedeva la chiusura del forum, raccolta che nelle ultime ore ha trovato enorme sostegno.
Lo staff del sito, che contava 700mila iscritti e circa 600mila visualizzazioni al giorno, ha pubblicato un comunicato in cui annuncia «con grande dispiacere» la rimozione di tutti i contenuti. «Phica – si legge nella nota – era nata come comunità con la volontà di offrire uno spazio sicuro. Purtroppo, come accade in ogni social network, c’è sempre chi usa le piattaforme in modo scorretto, snaturandone lo spirito».
Negli anni, il forum aveva ricevuto centinaia di segnalazioni e non sono mancate denunce da parte di donne del mondo politico, giornaliste e influencer. Proprio in questi giorni la polizia postale sta raccogliendo nuove denunce da tutta Italia, con l’obiettivo di risalire a chi gestiva la piattaforma e agli autori dei commenti sessisti.
Intanto, la testimonianza di Anna Madaro – che ha trasformato il suo profilo social in un megafono di sensibilizzazione – ha contribuito a riportare al centro del dibattito il tema del revenge porn e della diffusione non consensuale di immagini, una pratica che continua a colpire centinaia di donne e che, nonostante chiusure e interventi, sembra difficile da estirpare definitivamente.
Alla Polizia postale stanno intanto arrivando denunce da tutta Italia da parte di donne che hanno scoperto loro foto rubate e finite su Phica.eu, ma anche sulla pagina Facebook "Mia Moglie" chiusa la scorsa settimana. La Polizia postale ha avviato indagini per risalire a chi gestisce le piattaforme che contengono anche foto di politiche, attrici e influencer. Verifiche sono in corso anche per stabilire le modalità con cui sono state trafugate e diffuse le foto e per arrivare a identificare anche gli autori dei commenti sessisti e offensivi.