Sabato 06 Settembre 2025 | 15:15

L'assessore Ciliento: «Dopo il caso Caracciolo più legalità e più controlli»

 
Michele De Feudis

Reporter:

Michele De Feudis

L'assessore Ciliento: «Dopo il caso Caracciolo più legalità e più controlli»

«Attivato l’ufficio partecipate della Regione sulla vicenda Fiorella»

Martedì 22 Aprile 2025, 09:15

12:17

Le feste pasquali hanno solo rimandato, di qualche giorno, la resa dei conti nel Pd dopo l’intervento del partito nazionale, con una nota di Igor Taruffi, per mettere fuori dai giochi delle prossime regionali l’ex capogruppo Filippo Caracciolo, posizione assunta dopo lo scandalo legato all’assunzione della moglie, Carmen Fiorella, ad Aeroporti di Puglia.

Nella Bat circola una petizione per chiedere ai vertici del Pd di riflettere sugli effetti di questa tempesta politica, ma l’assessore regionale dem, Debora Ciliento, espressione politica di Trani, invita inquadrare in maniera equilibrata la vicenda: «Per quanto attiene al caso del concorso di aeroporti di Puglia voglio esprimere innanzitutto i complimenti alla Gazzetta che con il suo lavoro d’inchiesta ha permesso di avviare il percorso che porterà alla verità dei fatti. La stampa ed i giornalisti bravi sono una componente fondamentale del sistema democratico, consentendo ai cittadini di essere informati soprattutto delle attività della pubblica amministrazione».

Poi una fotografie degli anticorpi presenti nelle istituzioni: «Alla luce di quanto emerso dall'inchiesta giornalistica la Regione ha attivato i presidi preposti alla verifiche del caso. In particolare l'ufficio delle partecipate presieduto dal dott. Venneri. Sul piano giudiziario la vicenda avrà il suo corso, sul piano amministrativo e sul piano politico non posso che rimarcare la necessità di aumentare i presidi di controllo di legalità in ogni attività».

Le polemiche e lo scontro politico innescato da questa storia (con il Pd nazionale rintuzzato dai segretari dei circoli della provincia proprio sul tema della tenuta etica) sono però un effetto collaterale. L’opinione pubblica si interroga: «Queste storie allontanano i cittadini dalla politica e ne indeboliscono l'azione e la credibilità. La politica dal canto suo deve capire che non solo deve essere trasparente ma anche apparire tale e pertanto ci sono le opportunità dei comportamenti che ognuno di noi deve sempre valutare», chiarisce ancora la Ciliento.

La conclusione è riservata alla petizione promossa da dirigenti dem come Shady Alizadeh e Sabino Zinni: «Sulla raccolta firme, in quanto componente la commissione di garanzia nazionale del Pd, ritengo opportuno non esprimermi perché il documento potrebbe essere sottoposto alla sua valutazione».

Nelle prossime ore, intanto, ci sarà un vertice di maggioranza del centrosinistra per fare una valutazione sulle ulteriori modifiche della legge elettorale: dalla questione della norma anti-sindaci a quella (promossa dal consigliere calendiano Mennea) che farebbe slittare le urne al maggio 2026. In quel contesto si rifletterà anche sulla tenuta dei numeri della “coalizione dei pugliesi”, che nell’ultima riunione - quella che ha approvato la doppia preferenza di genere - non ha brillato per compattezza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)