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Fitto (FdI): alle Europee il «bis» delle Politiche

 
Maristella Massari

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Maristella Massari

Fitto (FdI): alle Europee il «bis» delle Politiche

Il ministro in Salento seda le tensioni interne sulle candidature

Domenica 26 Maggio 2024, 09:20

TARANTO - Elezioni europee, si serrano i ranghi in Fratelli d’Italia. L’occasione è il tour in Salento del ministro per gli Affari europei, per le politiche di coesione e per il Pnrr, Raffaele Fitto che ieri ha partecipato a 4 incontri a Brindisi, San Michele Salentino, Villa Castelli e, in serata, a Taranto. Nel capoluogo ionico, il ministro Fitto ha chiuso la giornata di campagna elettorale in compagnia del coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e del coordinatore provinciale Dario Iaia a sostegno della candidatura di Francesco Ventola alle europee. Un segnale distensivo che avvicina le due anime pugliesi, quella fittiana e quella più vicina alla premier rappresentata da Gemmato, del partito di Giorgia Meloni. Soprattutto dopo le polemiche interne sulle candidature.

«Fratelli D’Italia punta a conservare il risultato delle politiche - ha detto Fitto, in riferimento alle europee -. Sarebbe questo un grandissimo risultato. Tenendo conto che sarebbe, e io penso che sarà, l’unico partito di governo che esprime il primo ministro che avrà in tutti i Paesi una conferma se non un miglioramento dei suoi risultati. Questo non è un dettaglio: dimostra - ha aggiunto - in modo molto chiaro l'efficacia dell’azione di Giorgia Meloni. Ma anche la credibilità e la capacità che sta avendo Giorgia Meloni di incidere molto positivamente in questa direzione, anche cambiando una narrazione strumentale che era stata fatta durante le elezioni politiche». «L'elemento della stabilità del nostro governo - ha aggiunto - rappresenta un punto di forza essenziale. Quello che stiamo facendo in Italia, cioè cambiare l’Italia, lo vogliamo fare anche in Europa cambiando l’Europa».

Il ministro, in mattinata a Brindisi, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha toccato temi anche legati al territorio. «Stiamo lavorando per mettere in campo innanzitutto strumenti di carattere generale, penso alla zona economica speciale unica, alle opportunità del Pnrr ed agli interventi di revisione sul fronte della politica di Coesione europea. Sicuramente Brindisi per la sua storia dal punto di vista industriale ed imprenditoriale merita un’attenzione particolare del governo». Poi, sulla possibilità di sottoscrivere un «Accordo di programma» per Brindisi, come già accaduto per Taranto, alla luce di una serie di vertenze occupazionali in ambito industriale, il ministro Fitto ha spiegato che si farà «un confronto sia a livello istituzionale ma anche - ha aggiunto Fitto - nell’ambito delle opportunità che possono crearsi nel processo di riconversione. Sono stato al Cetma dove abbiamo ragionato molto sulle opportunità di sostegno al nostro sistema produttivo sul fronte dell’innovazione e della ricerca». Secondo Fitto «bisogna mettere in campo strumenti in grado di poter dare questo tipo di risposte».

A Taranto, invece, il ministro si è soffermato sulle «grandi questioni» a cui «il governo sta lavorando» e che «sono oggetto - ha precisato Fitto -, di una valutazione molto attenta».

«Non voglio fare polemiche, ma è chiaro che non sono questioni che nascono oggi. L’idea che si voglia chiedere al governo Meloni di risolvere in pochi mesi quello che per anni non è stato risolto, sinceramente, è singolare. Stiamo lavorando seriamente sulle principali aree di crisi del Paese e di questa città in particolare e siamo convinti che gli strumenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza e anche e soprattutto il coordinamento con le risorse della coesione possano costituire una opportunità sulla quale siamo impegnati con i diversi ministri coordinati chiaramente dal presidente del consiglio che a quest'area ha sempre destinato una grande attenzione perché considera e consideriamo l’area di Taranto strategica».

Sulla possibilità di riconvocare il Tavolo del Cis per Taranto, Fitto ha detto che «all'interno del decreto legge di riforma della politica di coesione sono previste le revisioni di contratti istituzionali di sviluppo, quindi sicuramente per il Cis di Taranto come per gli altri Cis che sono in questa condizione andremo a fare una verifica attenta della spesa con l'aggiornamento degli investimenti».

Infine in patto di coesione con la Puglia: quando si firma e a che punto siamo. Il ministro per gli Affari europei ha spiegato che «lunedì si firma il Patto con la Sicilia» ed «è il diciottesimo accordo che firmiamo. Con la Puglia c'è un'interlocuzione di merito. Proprio nei giorni scorsi ho scritto una lettera al presidente Emiliano per chiedere una serie di chiarimenti e di integrazioni. Per quanto mi riguarda si procede su un accordo complesso con l'obiettivo di fare quanto prima con le altre tre regioni mancanti».

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