Da Stalingrado ad Atreju. Il governatore della Puglia Michele Emiliano sarà presente oggi alla Festa nazionale di Fdi, che ospiterà anche Elon Musk e Rishi Sunak: dopo le scintille per un comizio hard in un teatro di Taranto durante la campagna elettorale per le politiche e le conseguenti polemiche roventi, adesso i rapporti tra il leader barese e il premier Giorgia Meloni sono tornati sereni. A determinare il cambio di paradigma è stata la scelta del governo - anche per una visione del sottosegretario Alfredo Mantovano - di tenere in Puglia il G7 del giugno prossimo, vetrina internazionale per un intero territorio.
Restano sullo sfondo forti le ritrosie della destra verso il terzo mandato per i presidenti di Regione, ipotesi che il mondo emilianista non ha archiviato, sperando in extremis nella moral suasion della Lega ( ha molti governatori che ambiscono al tris). Emiliano parteciperà al panel su «Transizione ideologica o ecologica?», con i ministri Gilberto Pichetto Fratin e Nello Musumeci.
A Roma, dove ci sarà una folta delegazione pugliese (e tra gli attivisti organizzatori ci sono anche i giovani Andrea Piepoli, Ilaria Partipilo e Samuele Lella), presenzierà ad un appuntamento d’eccezione il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, leader regionale di Fdi: la consegna del premio Atreju a Dean Gregory e Claire Staniforth, genitori del piccolo Indy Gregory, bimbo divenuto simbolo della battaglia della «destra pro life». Nel programma (su atreju2023.it) anche l’intervento di Alfredo Mantovano all’incontro su «Da Caivano alla cybermafia»; dell’intellettuale Angelo Mellone come moderatore della tavola rotonda su «Italia stupor mundi», di Ylenia Lucaselli sull’economia con il ministro Giancarlo Giorgetti, dell’eurodeputato Chiara Gemma nell’evento «La famiglia dei conservatori si allarga» , mentre il ministro Raffaele Fitto interverrà su «L'Europa da difendere», domenica mattina, poco prima del comizio clou di Santiago Abascal, leader degli spagnoli di Vox.
