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Cronache di un anno di roghi
che hanno devastato i boschi

 
 Cronache di un anno di roghi che hanno devastato i boschi

Il bilancio dei vigili del fuoco Le uscite per incendi sul territorio sono aumentate del 772,8 %

Martedì 05 Dicembre 2017, 09:37

Angela Bovino

Il 2017 è stato un anno nero per gli incendi boschivi in Basilicata. La sensazione che lo fosse, basata sui ricordi di incendi quasi quotidiani divampati durante l'estate scorsa con qualche fronte di fuoco a lambire le città, è stata confermata dai dati diffusi ieri mattina dal Corpo dei Vigili del Fuoco di Potenza in occasione dell'annuale festa di Santa Barbara.

Sono stati 2.071 gli interventi per incendi di boschi, sterpaglie e colture effettuati dal 1° dicembre 2016 al 30 novembre 2017 con un +772,8%. che fa veramente impressione. Nel 2016 furono solo 268 le uscite per incendi. La siccità prima colpevole e l'attività dei piromani la seconda, hanno costretto i vigili del Comando Provinciale della Provincia di Potenza a decine di interventi al giorno con turni di 24h senza interruzione e momenti difficili in cui non si aveva tempo di bere o mangiare. Una situazione che potrebbe ripetersi l'estate prossima vista la notevole siccità anche di questi mesi. In ogni caso grazie al senso del dovere che caratterizza questo Corpo di soccorso pubblico, non ci sono stati in Basilicata casi drammatici come in Portogallo – ci racconta uno dei pompieri presenti in piazza Don Bosco a Potenza – con morti e città invase dal fuoco. E speriamo non ce ne saranno nemmeno l'anno prossimo, anche se la siccità già registrata anche quest'autunno non fa ben sperare.

Fanno ben sperare invece la preparazione e il coraggio dei vigili del fuoco della provincia di Potenza che - come di consueto nella festa di Santa Barbara - hanno effettuato le bellissime esercitazioni in piazza Don Bosco a Potenza: dallo spegnimento di un incendio simulato all'altezza di un palazzo di tre piani affrontato con mezzi che permettono di arrivare dall'esterno e ridiscendere con le eventuali persone in difficoltà grazie al nucleo S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale) che opera sia in ambiente urbano che extraurbano, alla simulazione di un incidente stradale in cui sì è reso necessario, come avviene spesso nella realtà, tagliare una portiera dell'auto in cui era rimasto incastrato il conducente. Poi i "tuffi" sul cuscino di salvataggio da 100 mq e alto 3 metri che – come spegava lo speaker ai bambini della Scuola Don Bosco assiepati intorno alla piazza – è in dotazione dei mezzi di soccorso e si apre "magicamente" in pochi minuti permettendo il salvataggio di persone e degli stessi vigili del fuoco. Ancora più spettacolari le simulazioni fatte con le bombole di gas, in cui il fuoco era vero e i vigili si immergevano letteralmente nelle fiamme per chiudere la valvola ed evitare il peggio.

Ovviamente con le tute ignifughe, ma vedendoli si può capire meglio il pericolo che ogni giorno i pompieri affrontano. Durante la manifestazione, iniziata con la messa officiata dal vescovo di Potenza, Ligorio, e con la benedizione dei mezzi e del personale, sono stati anche consegnati i diplomi di benemerenza per lodevole servizio a Donato Mecca e Luigi Votta (che hanno ritirato il riconoscimento consegnato dal Prefetto di Potenza Giovanna Cagliostro) e Saverio De Palma, al Antonio Benedetto e a Rita E. Fabbrizio. Croce di anzianità per aver prestato 15 anni di lodevole servizio sono andati invece a Biagio Auletta e Luigi Bollino.

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